Sono genitore di un bambino disabile di 7 anni, Alessandro, frequentante il primo anno di scuola elementare a Grottaferrata (Roma). Il mio comune di residenza, Rocca di Papa, ha sinora fornito il servizio AEC attraverso un'associazione di volontariato operante sul territorio comunale. Tale associazione e' in grado di erogare un servizio con rapporto 1:1 a costi inferiori a quelli richiesti dalle ditte eroganti lo stesso servizio, ma con rapporto 2:1 / 3:1, per i comuni limitrofi.

Noi genitori siamo estremamente soddisfatti del servizio finora ottenuto. Grazie al rapporto 1:1 ed al fatto che lo stesso assistente AEC segue il bambino durante tutto il percorso scolastico si sono ottenuti benefici che vanno ben al di la' del rispondere ai bisogni fisici del bambino. La figura dell'assistente AEC diventa un elemento costante nella carriera scolastica, ed aiuta il bambino a superare quelle difficolta' generate dal cambiamento, spesso di anno in anno, delle figure degli insegnanti di sostegno.

A partire da gennaio 2005 il comune di Rocca di Papa intende rispettare la direttiva che richiede che l'erogazione di servizi debba essere assegnata tramite bando pubblico. Il problema e' che l'associazione che finora ha erogato il servizio AEC non potra' partecipare ad un tale bando in quando ente no profit. Abbiamo quindi il paradosso che i servizi AEC, se assegnati ad una ditta tipo quelle operanti sul territorio limitrofo, avranno un costo maggiore per il comune, e permetteranno solo un rapporto 2:1 / 3:1. Maggiore costo e peggior servizio, quindi.

Il comune ha chiesto aiuto a noi genitori per trovare una soluzione al problema. In particolare sta chiedendo di identificare precedenti o riferimenti legislativi che permettano l'assegnazione del servizio all'associazione per ragioni di costo e qualita'. Ed e' per questo che scrivo a voi del forum.

Grazie anticipatamente per coloro che risponderanno.