Perché lo sciopero del 9 novembre sia di tuttiLo sciopero generale contro la Legge Finanziaria del 9 novembre indetto dall’assieme del sindacalismo indipendente e di base nella scuola, nel pubblico impiego, nel settore privato è, con sempre maggior evidenza, un momento di mobilitazione per settori importanti del mondo del lavoro.
La scelta da parte di settori del sindacalismo istituzionale di indire uno sciopero nella stessa data è, a nostro avviso, il segno che la pressione delle assemblee dei lavoratori costringe forze sindacali che hanno fatto della concertazione la propria pratica oramai decennale a entrare in azione.
Centinaia di assemblee di scuola hanno chiesto uno sciopero unitario della categoria e tutto ciò che va in questa direzione va accolto come una vittoria del movimento dei lavoratori della scuola.
La CUB Scuola, d’altro canto, ritiene che fine della mobilitazione non possa essere la ripresa della concertazione e un accordo volto a limitare i danni ma che gli obiettivi dello sciopero debbano essere chiari:
le risorse per i contratti devono essere adeguate all’ottenimento di reali aumenti delle retribuzioni nella direzione di salari europei;
l’organico va salvaguardato. Non è accettabile alcuna forma di taglio del turn over, di esternalizzazione, di precarizzazione. La qualità del servizio pubblico non si può ottenere se si riduce il personale;
gli articoli 9, 13, 20 e 24 della Legge Finanziaria vanno radicalmente modificati;
la piattaforma per il prossimo rinnovo del contratto della scuola va sottoposta al giudizio dei lavoratori ed ogni accordo va sottoposto a referendum vincolante.
È, quindi, necessario che lo sciopero del 9 novembre abbia la massima adesione così come la grande manifestazione unitaria che si svolgerà a Roma nella stessa giornata.
Invitiamo tutte le organizzazioni sindacali a superare logiche di parrocchia, a evitare iniziative separate e minoritarie e a fare propria la richiesta di mobilitazione che viene dalle assemblee di scuola e dalla responsabile valutazione della gravità delle questioni che i lavoratori della scuola, come l’assieme del mondo del lavoro, si trovano ad affrontare.
Per la CUB Scuola
Il Coordinatore nazionale
Cosimo Scarinzi
Torino, 26 ottobre 2001
CUB Scuola
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