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I PERCHE' DELLO SCIOPERO DEL 9 NOVEMBRE
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CGIL scuola
1. I PERCHE' DELLO SCIOPERO DEL 9 NOVEMBRE
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I perché dello sciopero generale del 9 novembre

Oggi, presso il Ministero dell'istruzione, si è svolto il tentativo di conciliazione relativo agli scioperi proclamati rispettivamente dai sindacati confederali; dallo Snals; da Gilda.

Il tentativo di conciliazione, per quanto riguarda la Cgil Scuola, ha avuto esito negativo e si è concluso con la proclamazione dello sciopero dei Dirigenti scolastici, del personale docente e del personale ATA per l'intera giornata di Venerdì 9 novembre 2001.

Le ragioni che hanno portato la Cgil alla proclamazione dello sciopero risiedono nei seguenti motivi, la maggior parte dei quali è stata posta fin dalla presentazione della Finanziaria.

Vogliamo, a partire da questa Finanziaria, un piano di investimenti per la scuola pubblica.

Occorrono certezze, in particolare con un Governo che non ha mai fatto mistero della sua attenzione per la scuola privata!.

Non si può navigare a vista, di Finanziaria in Finanziaria, o intervenire solo sui reinvestimenti delle somme risparmiate.

Vogliamo risorse per un rinnovo contrattuale significativo per tutto il personale.

L'anno scorso, con due scioperi proclamati dai sindacati confederali e dallo Snals, acquisimmo l'impegno all'equiparazione delle retribuzioni ai parametri europei.

Questo obiettivo, richiamato anche da questo Governo, non trova un impegno conseguente.

Per il personale ATA non sono stanziate risorse specifiche, ad esclusione dell'inflazione.

Denunciamo il mancato riconoscimento del differenziale di inflazione che impoverisce le retribuzioni.

Siamo contrari agli artt. 13 e 20 che, nonostante le modifiche, importanti, acquisite nei giorni scorsi, penalizzano la scuola pubblica e chi vi lavora, che colpiscono pesantemente il personale precario:

Per quanto riguarda gli organici, manca qualsiasi riferimento al numero delle classi e all'organico funzionale. In questo modo, nonostante i correttivi, non solo ci sarà riduzione ma si irrigidirà l'offerta formativa.

Sull'orario di insegnamento, essendo materia contrattuale deve essere tolta dalla Finanziaria e riconsegnata al Contratto.

Sulle supplenze, troviamo sbagliato che la secondaria peggiori la propria situazione con grave pregiudizio rispetto al diritto allo studio degli studenti che subiranno per un numero maggiore di giorni una perdita di insegnamenti disciplinari.

Sulle commissioni d'esame, siamo di fronte ad un provvedimento scollegato da qualsiasi riforma complessiva, che interverrà ad anno scolastico abbondantemente iniziato, non giustificabile con un risparmio per le questioni che porta con sè, a partire dal rischio che si apra un'offensiva per superare il valore legale del titolo di studio.

Sull'esternalizzazione dei servizi, non condividiamo il passaggio al mercato dell'attività del personale ATA collaboratore scolastico ed è inaccettabile che si continuino a colpire le condizioni di lavoro del personale ATA che già paga un taglio di circa 20.000 posti di lavoro.

L'insieme di queste norme penalizza il personale, ivi compresi i precari, e chi la scuola la frequenta.

Rispetto a questi punti, oggi si è verificato quanto segue:

Sul piano di investimenti, solo ora si istituisce un tavolo di confronto ma che non avrà comunque effetti su questa Finanziaria.

Sulle risorse contrattuali vi è una conferma dei precedenti impegni assunti Venerdì scorso senza aperture.

Siamo in presenza di una decisione grave del Governo che offre 9.000 lire per il recupero del differenziale inflattivo.

Sugli artt.13 e 20 il ribadire le nostre ragioni non ha prodotto modifiche.

Per queste ragioni, per la necessità di valorizzare la scuola pubblica ed il personale che vi opera e per l'urgenza di avere risposte non abbiamo conciliato e, conseguentemente, abbiamo proclamato la giornata di sciopero.

LA SCUOLA PUBBLICA E’ UN VALORE.

IL LAVORO NELLA SCUOLA E’ UNA RISORSA

Date: 26 Oct, 2001 on 14:23
I PERCHE' DELLO SCIOPERO DEL 9 NOVEMBRE
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