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UNA TRUFFA LE "MEDIAZIONI" DELLA MORATTI
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Unicobas
1. UNA TRUFFA LE "MEDIAZIONI" DELLA MORATTI
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Unicobas scuola
Ufficio Stampa della Segreteria Nazionale - V. Tuscolana, 9 00182 Roma
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COMUNICATO STAMPA 15.10.2001
TERMINATO L’INCONTRO CON I SINDACATI. LA PROPOSTA DI “MEDIAZIONE” DELLA MORATTI SULLA FINANZIARIA E’ SOLO UN GOFFO TENTATIVO DI DEPOTENZIARE IL NOSTRO SCIOPERO. LE TRUFFE A DANNO DEI DOCENTI E DELLA SCUOLA PUBBLICA RIMANGONO. VENERDI’ ASTENSIONE GENERALE DAL LAVORO PER L’INTERA GIORNATA E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE A MONTECITORIO.
La “massima disponibilità” del Governo si limita ad una falsa “non obbligatorietà” della copertura degli “spezzoni” ed a far scendere il tetto per le sostituzioni in caso di malattia solo a 20 / 25 giorni. Poi il ripristino di 2.000 assunzioni di specialisti per la lingua straniera nelle elementari (anziché i necessari 10.000). C’è il trucco anche sulle Commissioni esterne con più di un membro per gli esami di maturità nelle private: la Moratti infatti intende mantenere un solo commissario esterno per le scuole “paritarie”. Inoltre rimane la vergogna della non retribuzione dei membri interni.
Gli spezzoni verrebbero ugualmente imposti ricattando i docenti (o prendi la cattedra a 24 ore o ti devi rassegnare alla sede più distante). In 50.000 perderanno la titolarità a causa dell’eliminazione delle cattedre brevi (che peraltro non significano orario ridotto ma 2 sedi), e già solo così si formerebbero da Settembre cattedre a 24 ore per 46.600 docenti.
In aggiunta, viene sostanzialmente confermata la quasi totale eliminazione delle sostituzioni, con un aumento dell’orario di lavoro a 24 ore per tutti i 600.000 insegnanti non toccati dall’accorpamento degli spezzoni, operato per forza tramite straordinari obbligatori imposti quotidianamente con ordine di servizio. Alle elementari si passerebbe a 26 ore: 24 di docenza più 2 settimanali per la programmazione.
La non sostituibilità sotto i 21 / 26 giorni elimina infatti ancora l’ 80 / 85% delle supplenze (poco meno di quel 90% previsto nel testo della Finanziaria). Al Ministero sanno bene che, a causa del normale tasso di malattia, non basterebbe neppure il passaggio a 24 ore settimanali per tutti. Si arriverebbe così alla diaspora degli alunni fra classi diverse. Parallelamente sarebbe la fine di ogni progetto per il miglioramento dell’offerta formativa: le supplenze avrebbero la priorità su tutto!
Sarebbe incurabile il colpo mortale sferrato alla qualità della scuola pubblica, dove un docente di educazione fisica potrebbe venire chiamato a sostituire il collega di lettere (e viceversa) per lunghi periodi: un dramma per il diritto allo studio! Si deve aggiungere che la maggior parte delle assenze per malattia “partono” da un primo congedo ben inferiore ai 20 / 25 giorni, per allungarsi nel tempo.
Dei 2.400 miliardi in 3 anni, risparmiati a così caro prezzo, ne verrebbero reinvestiti nella scuola solo 800 miliardi: il resto se li “mangerà” Tremonti. La Finanziaria prevede perciò un contratto per la scuola con 50.000 lire medie di “aumento”, mentre si introducono forti aggravi di lavoro. Altro che salario europeo! Considerando le altre attività che affiancano il lavoro di cattedra (riunioni etc.), vogliono imporre a dei professionisti retribuzioni e carichi orari da Terzo Mondo. E per almeno 60.000 precari un licenziamento di fatto, determinato dalla fine della maggior parte delle occasioni di lavoro.
Le cifre dichiarate dalla Moratti non giustificano quest’operazione, anzi sono ridicole. Non si può continuare a fornire cifre truccate sul rapporto docenti-alunni, calcolate inserendo gli aiutanti tecnici (che appartengono ai ruoli ATA) nel computo relativo agli insegnanti e dividendo gli alunni per il totale dei docenti, come se si insegnasse in due o tre nella stessa aula. La permanenza giornaliera degli alunni nelle scuole è (naturalmente) più alta rispetto ai docenti e quindi il rapporto relativo alle lezioni frontali non può essere 1 a 9, come dimostra il fatto che i gruppi classe sono ben più numerosi: ormai non si istituiscono più sezioni con meno di 25 alunni neppure in presenza di portatori di handicap!
Infine è inaccettabile che al taglio del personale ATA (18.000 posti in meno da Agosto), si risponda con l’esternalizzazione delle pulizie. Le scuole difetteranno in igiene: le imprese fruitrici degli appalti non sostituiscono il personale malato e aule e mense potranno rimanere sporche anche settimane.
Il tutto si traduce solo in una cinica presa per i fondelli, con l’unico scopo, affatto riuscito, di depotenziare il nostro sciopero. Visti i risultati, è stato ridicolo per Confederali, SNALS e Gilda pietire l’incontro odierno: sarebbe meglio per loro svegliarsi e scioperare con noi! Solo un sindacato masochista o connivente può esprimere “soddisfazione” per una manovra del genere. L’Unicobas conferma più che mai lo sciopero generale della scuola per il 19 Ottobre, con manifestazione nazionale a Roma ( h. 10.00, dal Ministero dell’Istruzione sino a Montecitorio). Stefano d’Errico (Segretario Nazionale)
Date: 15 Oct, 2001 on 17:36
UNA TRUFFA LE "MEDIAZIONI" DELLA MORATTI
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