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CISL: Consiglio generale 11 ottobre 2001
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1. CISL: Consiglio generale 11 ottobre 2001
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Per una radicale modifica dell'art. 13
Il Consiglio generale della CISL SCUOLA prende posizione sui gravi effetti della Legge Finanziaria

Ordine del Giorno

Il Consiglio Generale condivide l’analisi e le posizioni espresse dal Segretario Generale Pezzotta sulla legge finanziaria sottolineando che, al di là di qualche segnale del Governo sulla spesa sociale, viene messa unilateralmente e fortemente in crisi la politica concertativa e il ruolo del Sindacato.

Il Consiglio Generale giudica molto negativamente la decisione del Governo di non prevedere le necessarie risorse per sostenere i rinnovi dei contratti del P.I. riducendo i finanziamenti e bloccando le assunzioni e condivide la decisione unitaria di CGIL, CISL e UIL della dichiarazione dello stato di mobilitazione di tutto il settore e di una forte azione di protesta in assenza di risposte che modifichino le scelte.

Per quanto riguarda la scuola il Consiglio Generale si riconosce nella relazione e nelle valutazioni della Segretaria Generale Daniela Colturani verificando che permane e si aggrava il tentativo di mettere in discussione la scuola pubblica negando le risorse aggiuntive per una nuova politica di investimenti necessari a sostenere i proclamati interventi di riforma e a determinare soluzioni contrattuali che tengano conto della questione salariale necessaria dando continuità all’ultimo accordo contrattuale.

Il Consiglio Generale verifica in tal senso che mentre si affermano volontà di intervento e di sostegno della scuola e dei processi formativi, si opera, ancora una volta, una scelta di razionalizzazione interna al sistema.

La riduzione della spesa corrente, oggi riferita in massima parte al personale, a favore della quota per investimenti determinerà, in assenza di risorse aggiuntive sul bilancio della P.I., un taglio di migliaia di posti nei prossimi cinque anni che si aggiungono a quelli relativi al personale ATA.

Il Consiglio Generale giudica grave e inaccettabile l’intervento per via legislativa sull’orario di lavoro che attenta alla autonomia della parti, così come ritiene frutto di insipienze e non conoscenza dei modelli organizzativi e funzionali della scuola, il ricorso allo straordinario forzoso con l’obbligo della sostituibilità, per assenza del titolare inferiore a 30 giorni, che metterà in crisi il diritto degli allievi rispetto all’offerta formativa dovuta.

Il Consiglio Generale giudica negativo l’intervento proposto sull’esame di stato che non può essere affrontato in termini di risparmio di spesa con il rischio di un progressivo snaturamento del valore legale del titolo di studio e l’affermazione di soggetti che erogano diplomi a vario titolo.

Il Consiglio Generale prende posizione anche sui criteri di determinazione degli organici che, sia pure sottratti al tavolo del confronto, non possono essere collegati a un puro riferimento numerico degli allievi con una visione alquanto distorta della organizzazione e della popolazione scolastica nel nostro Paese.

Il Consiglio Generale prende atto dello stato della trattativa sul primo contratto della dirigenza, ma ritiene non più rinviabile il balletto delle risorse con il rischio di non garantire a questa parte di categoria il diritto ad un contratto e agli obiettivi di perequazione previsti nella piattaforma.

Il Consiglio Generale impegna la Segreteria Nazionale, anche sulla base degli esiti del confronto con il Governo del 15 p.v., a ribadire con forza la necessità di una radicale modifica dell’art. 13 della finanziaria e, in caso di risposte negative o dilatorie, a prevedere con le auspicabili convergenze unitarie una iniziativa di sciopero da collocare nel tempo più breve possibile.


Fiuggi 11 ottobre 2001


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Date: 12 Oct, 2001 on 20:11
CISL: Consiglio generale 11 ottobre 2001
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