Si è svolto oggi, 11 ottobre 2001, presso l'ARAN, il previsto incontro sul CCNL dell'area V, il secondo dopo la pausa estiva. In apertura, l'ARAN ha riferito sul lavoro svolto in settimana, ed in particolare sui due impegni assunti il 4 ottobre scorso:

per quanto riguarda la parte normativa, è stata predisposta una nuova stesura, coordinata con le osservazioni formulate nelle ultime sedute precedenti la sospensione delle trattative a maggio. La bozza è a disposizione delle OO.SS. per eventuali osservazioni e proposte di integrazione;

per quanto riguarda l'inventario delle risorse finanziarie disponibili, esso può considerarsi quasi completato. A seguito di numerosi contatti con il Tesoro, la situazione risulta ad oggi la seguente:

restano ovviamente disponibili i 200 miliardi stanziati con il primo atto di indirizzo;

le risorse destinate dal contratto del 1999 alla valutazione, in ragione di 15 miliardi annui, sono disponibili nella misura complessiva di 30 miliardi per questo contratto (rateo 2000 + rateo 2001) e di 15 miliardi annui a regime;

i 40 miliardi del II atto di indirizzo possono essere conteggiati una volta sola: o come ratei di anzianità già maturata (ed in questo caso ognuno li aggiunge alla propria retribuzione individuale di anzianità) o come risorse aggiuntive da mettere nel calderone del contratto (ed in questo caso ciascuno rinuncia ad una somma pari all'anzianità maturata fra l'ultimo passaggio di gradone ed il 31 dicembre 2000). In subordine, si avanza un'ipotesi intermedia: i 40 miliardi vanno nel finanziamento generale del contratto, ma i singoli percepiscono la quota maturata al 31 dicembre 2000 solo alla scadenza individuale del periodo in corso e solo in quel momento la aggiungono alla propria retribuzione di anzianità;

le risorse disponibili per il contratto saranno ripartite sul numero dei dirigenti in servizio al 31 dicembre 2000 e non più su quello rilevato al 31 dicembre 1998, come era stato ipotizzato fino a qualche giorno fa. In concreto, la base di calcolo passa da 10.739 a 9.959;

resta in sospeso per il momento (in attesa di un chiarimento che deve venire dal decisore politico, ma che risulta essere imminente) la questione dell'utilizzo immediato dei 40 miliardi iscritti nella finanziaria 2002, attraverso meccanismi contrattuali di "trascinamento".

Sulla nuova proposta ARAN, il presidente Anp, Rembado, ha espresso un cauto apprezzamento per il lavoro svolto, sottolineando peraltro due aspetti:

i fondi disponibili per la valutazione devono tener conto anche del periodo 1.9.1999-31.12.1999, come previsto dal CCNL del 1999 e dall'accordo integrativo dell'aprile 2000. La disponibilità complessiva va quindi rideterminata in 35 miliardi;

la riserva relativa alla possibilità di acquisire i 40 miliardi della Finanziaria 2002 deve essere sciolta prima di qualunque possibile prosecuzione della trattativa.

Su questa posizione, l'ARAN concorda. Il nuovo appuntamento con le parti viene quindi fissato per martedì 16 ottobre alle ore 15.30. In quella sede, l'ARAN presenterà una bozza completa dell'articolato, comprendente anche un'ipotesi economica da redigere sulla base delle informazioni già disponibili e del previsto scioglimento della riserva sul punto ancora in sospeso.