Giù le mani dal giorno libero! La consuetudine è diritto. (1)
Il giorno libero è una consuetudine.
Il giorno libero è diritto!
Un sillogismo chiaro e inattaccabile, che sembra sfuggire a molti dirigenti scolastici.
Così come pure gli obblighi relativi alla retribuzione supplementare, che spetta ai docenti per la flessibilità. Tra questi rientrano anche le ore di buco, per le quali va corrisposto un compenso adeguato, da definirsi in sede di contrattazione d'istituto.
E' appena il caso di precisare che, anche qualora il giorno libero non fosse riconosciuto come consuetudine, il comportamento ripetuto nel tempo basta a rendere obbligatoria la corresponsione del beneficio.
Tale ripetizione, infatti, costituisce prassi. Come tale vincolante nell'interpretazione dell'articolo 41, comma 1 del contratto di lavoro, che regola l'articolazione giornaliera dell'orario di lezione.
E dunque, i presidi che negano il giorno libero ai docenti violano la legge e si espongono anche a responsabilità penali. Una per tutte: il reato di abuso d'ufficio punibile con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
La Gilda degli Insegnanti è pronta a difendere i colleghi che dovessero trovarsi a fronteggiare eventuali prevaricazioni. Se necessario, anche in sede giurisdizionale.
Gilda degli Insegnanti
(1) Barbiero: Manuale di diritto privato- Utet
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