Per la seconda volta, in pochi giorni, il Senato della Repubblica ha approvato un emendamento che prevede l’immissione nel ruolo dei dirigenti scolastici di personale privo del requisito previsto dalla legge per la partecipazione al corso-concorso riservato per tale nomina.

Sorprende che nel Senato possa prevalere una scelta palesemente ai limiti della legalità e della costituzionalità.

“Lo SNALS-CONFSAL – ha dichiarato il Segretario Generale, prof. Gino Galati - considera una grave violazione dello stato di diritto e una diminuzione del prestigio professionale della dirigenza scolastica attribuire, per legge, l’incarico dirigenziale a chi al momento del bando del corso-concorso riservato non era preside incaricato come previsto nel bando stesso.”

“Siamo consapevoli – ha proseguito Galati - che si è creata un’aspettativa in quei presidi incaricati che furono ammessi e dichiarati idonei con riserva, pur non avendo maturato il requisito della triennalità dell’incarico. Ipotizzare pertanto una sanatoria è legittimo, a condizione che si preveda lo stesso trattamento anche per coloro che, incaricati di presidenza, non produssero la domanda di partecipazione al corso-concorso riservato in quanto non triennalisti.”

“Per questo lo SNALS-CONFSAL intende suggerire al Parlamento una soluzione legislativa che preveda l’inclusione, in calce alla graduatoria del corso-concorso riservato già espletato, sia dei presidi incaricati già idonei ammessi con riserva, sia di coloro che, pur incaricati, non produssero allora domanda, e partecipino ora, senza la selezione per titoli e con esclusione delle prove scritte, con esito positivo alla procedura concorsuale del corso-concorso ordinario attualmente in atto.”

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Per la riforma della scuola secondaria lo SNALS-CONFSAL chiede confronto congiunto tra Ministro, Regioni e Sindacati

La Costituzione Italiana assegna alle Regioni la potestà legislativa esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale. Appare, quindi, necessario che al tavolo del confronto sulla riforma della scuola secondaria di secondo grado siano rappresentate, oltre al MIUR, anche le Regioni.

“L’unitarietà del sistema educativo e formativo, – dichiara Gino Galati, segretario generale dello SNALS-CONFSAL – la pari dignità tra i due canali della nuova scuola secondaria di secondo grado, nonché le ricadute sulla nuova organizzazione del lavoro, sulla stabilità degli organici e sul personale non possono essere valutate disgiuntamente”.

“Per questo motivo – prosegue Gino Galati – tutte le organizzazioni sindacali della scuola hanno esplicitato al Ministro Moratti l’esigenza che il confronto sulla riforma avvenga tra tutti i soggetti interessati”.

“Il confronto triangolare con la presenza del Ministro Moratti, delle Regioni e dei sindacati serve a meglio prefigurare il futuro assetto ordinamentale del secondo ciclo che, pur articolato nel sistema dei licei e in quello dell’istruzione e formazione professionale, deve garantire l’unitarietà del sistema”.