che la VII Commissione Permanente del Senato in sede di discussione e di approvazione degli emendamenti relativi all'art. 2 del DDL n. 2529 (DDL PRECARI) ha accolto parte delle richieste inoltrate dall’Associazione “C.I.I.S.” contribuendo così a dare risposta effettiva alle legittime aspettative di circa 10mila insegnanti “di sostegno” (specializzatisi a seguito dei corsi universitari attivati in conformità al DI 460/98 ex DPR 970/75),

a nome dell'Assoc. "C.I.I.S." esprimiamo soddisfazione per i risultati fino a qui conseguiti.

La Presidenza Asciutti e la Commissione hanno mostrato particolare attenzione nell’affrontare una problematica particolarmente delicata e straordinaria che da circa 4 anni attende una soluzione effettiva, in particolare, facendo proprie molte proposte avanzate dal “C.I.I.S.”, conseguendo i seguenti risultati:

- “abbattimento” dei termini relativi ai giorni di servizio prorogando gli stessi fino alla "data di entrata in vigore della presente legge " (DDL 2529): questo consentirà a molti insegnanti di non restare esclusi dal percorso di abilitazione a fronte del già acquisito Diploma Universitario;

- iscrizione nelle Graduatorie Permanenti, con riserva, fino al conseguimento del titolo dall’anno scolastico 2004-2005, con conseguente scioglimento della stessa al momento del conseguimento dell’abilitazione.

Nel rallegrarci dunque per i risultati conseguiti e per l’impegno profuso, restiamo tuttavia preoccupati per l’emendamento n. 2.49 presentato dal Sen. Asciutti, relativo all’impegno delle Università rispetto all’attivazione dei Corsi stesso[1].

Nel corso dell’Audizione formale svoltasi presso la Presidenza della VII Commissione Permanente del Senato della Repubblica, nonché nei successivi contatti con la stessa, era stato richiesto che venisse garantita l’effettiva attivazione dei corsi da parte delle Università, dopo aver rilevato il comportamento degli Atenei successivo alla applicazione del DM del 26.11.2002 (che non è stato attuato integralmente da nessuna Università), considerato anche il fatto che la maggior parte dell’onere economico ricade completamente sui corsisti, senza ulteriore “oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato e del bilancio delle singole università” (DDL 2529, art. 2, comma 5).

Nello specifico, ci riferiamo al “numero minimo” che non garantisce né assicura l'attivazione dei corsi stessi. Al fine di sgomberare il campo da qualsiasi equivoco e per non vanificare tanto impegno e per dare conclusione ad una questione che si protrae da troppi anni, come Associazione chiediamo ai Parlamentari tutti e, in particolare, alla Presidenza della VII Commissione del Senato della Repubblica quanto segue:

1. che si intervenga affinché venga definito in modo inequivocabile come e in che misura debba essere quantificato “il numero minimo”,

2. che si stabilisca, per la scuola secondaria, l’attivazione di un unico corso di abilitazione, previa scelta e indicazione, da parte del corsista, della propria classe di concorso,

3. che si stabilisca, per la scuola primaria, l’attivazione di un unico corso di abilitazione, previa scelta e indicazione, da parte del corsista, dell’ordine di scuola (materna o elementare),

4. che sia garantita l’effettiva attivazione dei corsi di abilitazione riservati agli insegnanti specializzati ex DI 460/87 ex DPR 970/75 su tutto il territorio nazionale.

Infine sollecitiamo che venga da subito individuata una data di inizio dei corsi di abilitazione, al fine di permettere alle Università di organizzarsi in tempo.

Possiamo ritenere che la VII Commissione terrà in debita considerazione le nostre motivate richieste, vista la volontà emersa di dare finalmente conclusione ad una vicenda anomala e unica che da anni coinvolge migliaia di insegnanti di tutta Italia.

L’Associazione CIIS, forte dei risultati conseguiti, auspica e invita all’impegno tutti gli insegnanti “di sostegno”, in quanto potranno trovare in essa un “terreno florido” di confronto, di scambio, di dibattito e di crescita, nonché un luogo di serio impegno per le problematiche che la scuola deve affrontare riguardo alla professionalità e alla presenza dell’insegnante di sostegno nella scuola italiana.

PER IL C.I.I.S
il C.d.A.

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[1] 2.49 - ASCIUTTI, relatore - Al comma 2, aggiungere infine le seguenti parole: ", che prevedono anche l'adesione di un numero di iscritti minimo, in ciascuna università, per l'attivazione del rispettivo corso, ovvero la modulazione temporale dei corsi stessi in relazione al numero degli iscritti".