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UNICOBAS Scuola: Comunicato Stampa 29 novembre 2003
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1. UNICOBAS Scuola: Comunicato Stampa 29 novembre 2003
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SCUOLA: MANIFESTAZIONE NAZIONALE UNITARIA CONTRO LA RIFORMA MORATTI. IN PIAZZA OGGI A ROMA PER IMPEDIRE CHE L'ITALIA TORNI INDIETRO.

ANCHE L’UNICOBAS IN PIAZZA (p.zza Bocca della Verità - h. 14.00).

La forza devastante di questa controriforma farà sentire i suoi effetti sul futuro del paese, rendendolo ancora più incerto. Una grave ipoteca getta la sua ombra amara sulle nuove generazioni.

La scuola della "riforma" Moratti è: 1) il ritorno al maestro prevalente (il "tuttologo"), con il conseguente taglio di decine di migliaia di cattedre; 2) un tempo-scuola di 27 h. settimanali e la conseguente eliminazione del tempo pieno e del tempo prolungato, con grande soddisfazione delle scuole private, che rimarrebbero le uniche a fornire servizi del genere; 3) la trasformazione delle scuole dell'infanzia in succursali degli asili nido (che andrebbero potenziati in proprio, anziché introdurre l'ingresso anticipato nelle materne a due anni e mezzo); 4) il salto nel buio dell'addestramento professionale, che ci riporta a prima del 1963, ai tempi dell'avviamento, con il diktat della scelta dell'indirizzo a 14 anni; 5) l'istituto dello "studente in affitto", con la consegna degli alunni dei professionali agli appetiti del mondo dell'impresa ed una scuola che deroga dal suo compito istituzionale di istruzione e formazione completa a favore di monoprofessionalismi indotti da Confindustria; 6) la conseguente riduzione a meri centri di formazione degli istituti professionali statali e di molti istituti tecnici e la regionalizzazione degli indirizzi.

La "devolution" è il rischio di veder creare scuole di comodo a seconda dei poteri locali e sperequazioni economiche fra regioni ricche e regioni povere.

La legge finanziaria è un serbatoio di tagli per la scuola.

Per questo motivo l'Unicobas proclama lo stato di agitazione (BLOCCO STRAORDINARI DI DOCENTI ED ATA, GITE DI ISTRUZIONE ED ATTIVITA’ DI PROGETTO) ed avvia immediatamente la più ampia consultazione della categoria, al fine di costruire una adeguata e più DURA risposta al Governo delle scuole private. Occorre uno sciopero generale in difesa della scuola pubblica: gli insegnanti ed in genere i lavoratori dell’istruzione hanno portato il loro determinante apporto contro la modifica dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, contro le modifiche pensionistiche e ad altre importanti battaglie, ma non è mai stato proclamata una fermata generale del Paese a sostegno della scuola pubblica. Eppure una brutta riforma della scuola non consente recuperi: una volta attuata determinerebbe comunque un disastro epocale senza rimedio e senza appello.

E’ ora di costruire uno sciopero generale contro la Moratti. Se ne torni a casa, e con lei tutto il suo “pacchetto” di decreti attuativi in discussione.

p. l’Unicobas Scuola
Stefano d’Errico
(Segretario nazionale)


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Mail: redazione@edscuola.com
Date: 29 Nov, 2003 on 19:39
UNICOBAS Scuola: Comunicato Stampa 29 novembre 2003
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