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COBAS Scuola: Comunicato Stampa 3 novembre 2003
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1. COBAS Scuola: Comunicato Stampa 3 novembre 2003
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Prosegue l'impegno di iscritti e militanti COBAS nella presentazione delle liste per il rinnovo delle RSU. Mancano pochi giorni al termine della data ultima di presentazione (il 10 novembre 2003) ed è importante continuare il lavoro in tutte le scuole d'Italia per presentare le liste Cobas necessarie per conquistare spazi di democrazia con le RSU nelle singole scuole e la rappresentatività nazionale. Tale impegno è però reso più arduo dall’atteggiamento di sostanziale antidemocraticità sindacale dei sindacati maggiormente concertativi.
Di seguito riportiamo il comunicato a pagamento dei COBAS Scuola, comparso il 29-10-03 su "il manifesto" e la risposta della CGIL Scuola, pubblicata l'indomani sul proprio sito, per comprendere i termini della questione.
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DEMOCRAZIA PER SE’, DITTATURA SUGLI ALTRI
Ovvero: COME TI PERSEGUITO I COBAS

Dopo anni di concertazione e di accettazione dei “sacrifici” ha chiamato i lavoratori/trici alla lotta contro la cancellazione dei diritti. E’ entrata nel movimento “no-global” dicendo di voler difendere la democrazia e i diritti per tutti/e. Ha gridato al furto di democrazia quando Cisl e Uil hanno firmato contratti separati e accordi miserabili con il governo senza e contro di lei.

Stiamo parlando della CGIL. Con grande fatica, l’abbiamo presa in parola, evitando di insistere troppo sul passato, sugli anni della concertazione, sull’appoggio alla guerra in Jugoslavia, ai governi liberisti del centrosinistra, al pacchetto Treu, alla parità scolastica, alla drastica restrizione del diritto di sciopero. Ci aspettavamo, almeno, che terminasse quell’ossessivo sforzo di cancellare i COBAS e il sindacalismo di base che nega ad essi, e ai singoli lavoratori, i più elementari spazi democratici nei posti di lavoro; e che, ad esempio, potessimo “competere” alla pari in quel vero e proprio match sindacale, già truccato a favore dei confederali, che ci hanno imposto con le elezioni delle RSU nei vari comparti.

Macchè! La campagna elettorale in corso per le RSU nella scuola ci ha tolto ogni residua illusione in merito.Nel 1999 la CGIL impose un assurdo meccanismo elettorale per misurare la rappresentatività nazionale nella scuola e nel pubblico impiego. Non si vota, come sarebbe ovvio, su liste nazionali ma si sommano i voti ottenuti nelle elezioni delle singole RSU. Cosicché se in una scuola, ad esempio, decine di simpatizzanti vogliono che i COBAS abbiano la rappresentatività nazionale con i conseguenti diritti di assemblea e trattativa, ma nessuno di essi può/vuole candidarsi nelle liste, i COBAS non avranno colà neanche un voto: come se, nelle elezioni politiche nazionali, gli abitanti di un condominio non potessero votare se non mettendo in ogni lista in gara un candidato del loro condominio.
Subito dopo tale truffa, la CGIL SCUOLA, con il sostegno attivo di Cisl e Uil, ha imposto al ministro amico Berlinguer la cancellazione del diritto di assemblea che i COBAS avevano fin dalla nascita (1987). Ciò malgrado, in questi anni molti capi di istituto, che un minimo di democrazia lo volevano rispettare, hanno continuato a darci le assemblee. Fino a ieri, fino all’inizio della campagna elettorale RSU, quando il raggiungimento della piena rappresentanza sindacale per i COBAS è apparso altamente probabile. Questo ha scatenato la CGIL e con essa Cisl e Uil, ieri apparentemente divise politicamente ma del tutto compatte nel difendere i propri privilegi ed il monopolio dei diritti sindacali. Non possono sopportare che una organizzazione senza “professionisti” della contrattazione, senza sindacalisti di mestiere, dimostri di poter fare appieno sindacato e vada a mettere il naso sui loro maneggi concertativi quotidiani.

La CGIL SCUOLA ha lanciato l’offensiva, seguita a ruota da Cisl e Uil a cui ha appaltato una parte del “lavoro sporco”. Siamo stati seguiti scuola per scuola, i capi di istituto disponibili a lasciarci le assemblee sono stati minacciati e ricattati ossessivamente. Non contenti, hanno imposto al Ministero una circolare che intimasse ulteriormente ai dirigenti scolastici di non darci le assemblee: e hanno ottenuto pressoché dappertutto quello che volevano. Un’allucinante persecuzione sta falsando totalmente una “competizione” già ultra-truccata, con migliaia di funzionari in lotta feroce per far tacere un gruppo di militanti forti solo delle proprie idee e dell’impegno e della lotta ultra-decennali per difendere i lavoratori/trici e la scuola pubblica.

Non è nostro costume lamentarci. Proveremo comunque a farcela. Ci batteremo anche con le mani legate e la bocca tappata dai “potenti”. CHI VUOLE AIUTARCI A RAGGIUNGERE LA RAPPRESENTATIVITA’ NAZIONALE, FORMI LE LISTE COBAS, LE PRESENTI ENTRO IL 10 NOVEMBRE, LE FACCIA VOTARE DAL 9 ALL’11 DICEMBRE.
Ma non subiremo in silenzio. Denunceremo ovunque l’aggressione della CGIL e dei suoi sodali (quando c’è da difendere i privilegi) di Cisl e Uil, ricorderemo dappertutto (e in primo luogo agli iscritti/e alla CGIL, che sovente ignorano tali pratiche) di che pasta vera sono fatti i novelli difensori della democrazia e dei diritti (per sé), i neofiti “antiliberisti” che ci vengono a dare lezioni in materia nelle sedi del movimento “no-global” e altrove a livello nazionale e internazionale.


dal sito cgilscuola.it del 30 ottobre 2003

Aggressione dei Cobas alla Cgil e alla Cgil Scuola


Nella giornata di ieri 29 ottobre, è apparsa su “Il Manifesto” un’inserzione a pagamento a firma dei Cobas piena di attacchi gratuiti e di accuse false alla Cgil e alla Cgil Scuola.

Dopo aver ricostruito ad uso e consumo delle tesi da dimostrare norme di legge e norme contrattuali, dopo aver rivendicato che il voto per le RSU avvenga su “liste nazionali” (della serie, diciamo noi: “Della contrattazione a scuola non ci può fregar di meno”, che come esempio di pratica democratica non è male…), nell’inserzione si passa alla denuncia di un presunto clima di persecuzione verso i Cobas.

Gli estensori dell’inserzione arrivano addirittura a denunciare presunti “inseguimenti scuola per scuola” a danno dei Cobas, e parlano di capi di istituto “minacciati” e “ ricattati ossessivamente” dalla Cgil Scuola e da Cisl e Uil “a cui ha appaltato (ndr: la Cgil Scuola) una parte del “lavoro sporco””.

Tutta questa complessa operazione avrebbe come unico obiettivo quello di impedire ai Cobas di partecipare alle elezioni (le procedure elettorali prevedono che tutti i Sindacati, anche con un solo iscritto, possano presentare liste)

Poi, dopo aver detto che la Cgil è composta da “novelli difensori della democrazia e dei diritti (per sé)” (così sono avvertiti i tre milioni di persone che con noi a Roma hanno manifestato il 23 marzo del 2002 per la difesa dei diritti) e da “neofiti “antiliberisti” che ci vengono a dare lezioni in materia nelle sedi del movimento “no-global” e altrove a livello nazionale e internazionale” nell’inserzione si fa un appello per presentare liste Cobas alle elezioni delle RSU.

Poche considerazioni:

a) sul versante dei risultati: auguriamo davvero ai Cobas un ampio e positivo risultato alle elezioni per il rinnovo delle RSU che li porti ad aumentare di gran lunga i 5.809 aderenti, pari all’1,35% su 429.312 sindacalizzati nel comparto scuola, che risultavano al Tesoro con la rilevazione degli iscritti per delega alle organizzazioni sindacali dell’anno 2000 (ultimi dati ufficiali);

b) sul versante della politica: anche un alieno distratto capirebbe che l’aggressione senza freni nei nostri confronti rappresenta un segnale di grande difficoltà politica, ed un “mettere le mani avanti” per giustificare eventuali insuccessi. Per questa ragione si preferisce attaccare in modo pretestuoso e gratuito;

c) sul versante del nostro sindacato: per la Cgil Scuola i Cobas non sono mai stati un nemico e, tanto meno, un nemico da battere. Per noi l’obiettivo da perseguire è e rimane quello di battere il governo nelle sue politiche liberiste sulla scuola e sulla società.
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Ovviamente la CGIL Scuola non smentisce nessuna delle contestazioni mosse:

1) che ci vengono impedite le assemblee sindacali in orario di servizio (ed aggiungiamo – come previsto dall’ultimo CCNL Scuola – talvolta anche fuori orario di servizio ed addirittura al singolo RSU democraticamente eletto-a) anche in questo periodo di campagna elettorale chiedendo ed ottenendo (sia confederali che snals) circolari del MIUR e dell’ARAN che intimano ai Dirigenti Scolastici che le assemblee possono essere svolte solo da “lorsignori” ed addirittura spesso con diretti atti intimidatori verso i dirigenti scolastici (abbiamo una casistica sul punto assolutamente copiosa);

2) che hanno voluto un meccanismo che misura la rappresentanza nazionale di un sindacato con le liste di singola scuola. Bastava votare su due schede: una di singola scuola e una nazionale. Ma da quest'orecchio Patta e soci non ci sentivano quattr'anni fa e non vogliono sentirci adesso. Per onestà, bisogna riconoscere che la CGIL tiene molto alla trattativa d'istituto, soprattutto quando si schierano a fianco dei dirigenti scolastici contro gli interessi dei lavoratori (vedi lettera di un iscritto CGIL pubblicata sul numero 18 del giornale COBAS).

Visto che secondo la CGIL quelle riportate nell'annuncio dei COBAS sono "accuse false" contro il loro sindacato, potrebbero difendere la loro onorabilità infangata citandoci in tribunale; il che non è avvenuto. Aspettiamo frementi… ed avanti con le liste COBAS!!!

Per l’Esecutivo Nazionale COBAS SCUOLA
Nicola Giua


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Mail: redazione@edscuola.com
Date: 03 Nov, 2003 on 20:50
COBAS Scuola: Comunicato Stampa 3 novembre 2003
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