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UIL Scuola: Comunicato 12 settembre 2003
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1. UIL Scuola: Comunicato 12 settembre 2003
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RIFORMA

Di Menna (Uil):
Attenzione a non trasformare la scuola in un supermarket
La scuola pubblica e nazionale deve garantire più istruzione per tutti

Va verificata l’effettiva entità degli investimenti - a partire dalla Finanziaria 2004- e a che cosa sono destinati
Il Governo rispetti gli impegni. A questo punto è urgente un incontro con il sindacato.

Sul piano degli investimenti per la scuola va verificata l’effettiva entità, quando sono disponibili e a che cosa sono destinati - commenta Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola a seguito dell’approvazione del piano programmatico di interventi finanziari per la scuola.

La verifica concreta - rispetto all’impegno di oggi a investire nel sistema pubblico d’istruzione - è quella della legge Finanziaria 2004, dove la disponibilità di risorse e la loro destinazione devono trovare un riscontro reale. Nella destinazione delle spese, vanno previste risorse per la valorizzazione professionale del personale docente e Ata.

Sui decreti attuativi della riforma ci sono molti aspetti che determinano preoccupazione per i cambiamenti nel lavoro degli insegnanti e per le garanzie di stabilità degli organici. La Uil sollecita il ministro Moratti a dare attuazione agli impegni assunti da lei e dal Governo per affrontare con i sindacati questi aspetti e per una rapida convocazione.

In un processo di riforma è fondamentale il confronto con la categoria, il coinvolgimento di chi lavora a scuola e le riforme deve attuarle giorno per giorno. Questa riforma, invece, è stata realizzata senza un confronto. Una riforma senza il coinvolgimento , addirittura con gli insegnanti contrari, non ha alcuna possibilità di avere esiti positivi.

In relazione alla nuova distribuzione delle materie e delle ore di attività scolastica - mette in evidenza Di Menna - non è un miglioramento ma fonte di preoccupazione. La scuola pubblica deve garantire più istruzione per tutti.

Attenzione a non trasformare la scuola in una sorta di supermarket delle offerte nelle quali le famiglie decidono secondo la moda del momento. La funzione della scuola - chiarisce Di Menna - è quella di garantire una buona conoscenza di base a tutti i ragazzi, anche a quelli che hanno famiglie più distratte.

Le scuole hanno la responsabilità di organizzare le attività didattiche; la decisione di che cosa far fare a i ragazzi, la sensibilità di cogliere, potenziare, sostenere delle attitudini o colmare delle lacune dipende dalla professionalità degli insegnanti che proprio con il loro lavoro hanno la responsabilità di predisporre tutti gli strumenti per interventi didattici personalizzati e per un’offerta formativa a tutto campo.

Roma, 12 settembre 2003


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Date: 12 Sep, 2003 on 21:33
UIL Scuola: Comunicato 12 settembre 2003
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