l’Anp/CIDA e l’ANIEF dicono no ad interventi legislativi che li penalizzino.

L’Anp/CIDA e l’ANIEF, a fronte di notizie e dichiarazioni circa la presentazione di un disegno di legge - da parte della maggioranza di governo - finalizzato alla modifica dei meccanismi che presiedono al reclutamento del personale docente nelle scuole, ribadiscono la propria contrarietà:

- all’istituzione, per legge, di un nuovo sistema di “fasce” per le graduatorie destinate all’assunzione di insegnanti supplenti nelle quali vengano collocati - in posizione per loro sfavorevole - i docenti che hanno conseguito l’abilitazione tramite le SSIS. Si ricorda che numerose sentenze dei T.A.R. hanno dichiarato illegittimo e discriminatorio il sistema della divisione in fasce degli aspiranti alle nomine;

- ad ogni ulteriore riformulazione della tabella dei punteggi utili per l’inserimento nelle predette graduatorie, che vada in direzione diversa da quanto recentemente stabilito dalla sentenza del T.A.R. Lazio del 14 luglio scorso, mediante la quale si è pervenuti ad una più equa e giusta valutazione - peraltro ancora non del tutto soddisfacente, come ammesso allo stesso TAR - dei diritti di chi ha scelto di intraprendere la professione docente con una formazione iniziale di qualità ed in linea con le metodologie in uso negli altri paesi dell’Unione Europea.

Le due Associazioni auspicano, coerentemente con la linea di valorizzazione delle alte professionalità docenti che guida la loro azione:

- che siano salvaguardati e valorizzati - nell’attuazione della riforma del sistema di formazione iniziale, tirocinio e formazione in servizio dei docenti prevista dall’art. 5 della Legge 53/2003 - la valenza, il significato e i tratti distintivi dei percorsi specialistici e di qualità nella formazione dei docenti, attuati in questi ultimi anni a seguito dell’istituzione delle SSIS;

- che, nell’eventuale fase transitoria, in attesa della piena attuazione della riforma, venga permesso l’accesso ai diplomati SSIS nelle graduatorie di merito formulate ai fini dell’assunzione in ruolo, dalle quali finora sono esclusi nonostante l’esame finale sostenuto al termine dei corsi abbia valore di esame di Stato.

Roma, 28 agosto 2003