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MIIP: Comunicato 4 agosto 2003
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1. MIIP: Comunicato 4 agosto 2003
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CRONACA DELLA SITUAZIONE PRESENTE

La sentenza del TAR
Il TAR Lazio si è espresso il 14 Luglio in merito ai ricorsi presentati dagli abilitati SSIS e sollecitati dallo stesso sottosegretario Aprea (cfr. le conferenze di Udine e Pesaro), giudicando inammissibile l'applicazione del Decreto Ministeriale in assenza di una legge specifica.
Il problema era evidente sin dall'inizio: avevamo infatti chiesto a gran voce un decreto legge che blindasse il provvedimento. La maggioranza di governo e il Ministro Moratti hanno negato tale atto.
Al TAR, a difendere il provvedimento ministeriale, il MIIP era presente con l'avvocato Carrozzo. L’Avvocatura dello Stato è stata pressoché inesistente, risultando quindi di fatto succube delle argomentazioni di parte SSIS.

Il Ministero
Avrebbe potuto ricorrere immediatamente al Consiglio di Stato e nel contempo lasciare le graduatorie invariate in attesa della sentenza, come aveva proceduto l’anno scorso quando il TAR si era pronunciato contro il cumulo del servizio per gli abilitati SSIS.
Ha dato invece disposizioni precise per ottemperare alla sentenza del TAR ed ha accelerato le operazioni di nomina sulle graduatorie “ripulite” dai 18 punti, in modo da consolidare le posizioni degli abilitati SSIS, di quelli già inseriti in graduatoria lo scorso anno e dei nuovi (inseriti, lo ricordiamo, meno di tre mesi fa grazie alla folle corsa delle Università che hanno anticipato gli esami conclusivi -gli anni precedenti non ne avevano avuto il bisogno: erano state concesse scandalose proroghe, mai concesse ai precari-).

La “politica”
Il Ministro ed i vari responsabili scuola dei partiti della maggioranza si sono espressi affermando l’“impossibilità” di emettere un decreto legislativo per risolvere la situazione ed attuare quel riequilibrio, seppur minimo, che i 18 punti avevano garantito.
Si sono avanzati dubbi di costituzionalità del decreto. È evidente che si tratta di motivazioni false e tendenti a confondere le acque. Ricordiamo che, per decisione del TAR dell’Emilia Romagna, è pendente alla Consulta il ricorso sulla costituzionalità della legge sull’accorpamento della terza e quarta fascia che allo stato attuale permette gli scavalcamenti in graduatoria. Non si capisce che cosa possa avere di incostituzionale un decreto legge che garantisce il minimo riequilibrio delle posizioni in graduatoria e il correlativo diritto al lavoro per migliaia di docenti. Per rispetto della verità va chiarito che vi era tutto il tempo necessario per emettere tale decreto prima del pronunciamento del TAR Lazio, cosa che evidentemente non è stata volta ad arte per avere poi come pretesto la sentenza dello stesso TAR. Non sarebbe inoltre stato difficile trovare una soluzione alternativa, che non sta certo a noi suggerire.
La realtà è che le forze della maggioranza sono contrarie a risolvere questo problema. La realtà è che si vuole l’espulsione definitiva di una larga fetta di precariato dal mondo della scuola. Questo, secondo i disegni dell’on. Valentina Aprea (FI), da sempre paladina del mondo SSIS e della mancata transizione tra il previgente sistema di reclutamento e quello attuale, contraria anche ad una soluzione di mediazione minima quale era quella dei 18 punti. Disegni che sembrano trovare un appoggio in quelli dell’On. Angela Napoli (AN), la quale propone lo smantellamento dell'attuale sistema senza neppure soffermarsi a delineare una benché minima fase di transizione che garantisca il dovuto rispetto dei diritti finora acquisiti.
All'interno della CdL si è dunque verificata una situazione per cui il partito che aveva proposto un giusto riequilibrio delle graduatorie, l’UDC, (attraverso l’Odg. De Laurentiis), non è stato in grado di portare fino in fondo tale proposta.
Il Ministro, di fronte alla prospettiva di un mancato accordo in seno alla maggioranza di governo, ha abbandonato il proposito di presentare un decreto. Dunque, dopo aver riconosciuto l’ingiustizia ed essersi impegnata di fronte al Parlamento, accogliendo l'OdG De Laurentiis, a porvi rimedio, Letizia Moratti ha preferito smentire i propri atti.
In questa situazione, mentre la Lega è stata sempre coerente con la propria totale indifferenza al problema, le altre forze di governo si sono distinte non solo per la non volontà di trovare una soluzione a un'ingiustizia riconosciuta in varie sedi istituzionali (Commissione Cultura Camera e Senato, Parlamento -interrogazioni parlamentari e OdG De Laurentiis-, risposta dell’On. Carlo Giovanardi al question time proposto alla Camera il 30 Luglio dall’On. Titti De Simone), ma per avallare nei fatti l'ulteriore aggravamento della situazione di centinaia di migliaia di precari della scuola, per il secondo anno retrocessi in graduatoria.
I politici che finora si sono occupati della vicenda non fanno ora altro che accusare il precedente governo. Se è pur vero che le SSIS sono partite con l’ex-Ministro Berlinguer e che la legge che assegnava i 30 punti reca la firma dell’ex-Ministro De Mauro, è ancor più vero che in due anni di governo non solo non è stata adottata alcuna misura correttiva, ma è stata portata avanti, tra ambiguità e raggiri, la politica estremista dell'on. Aprea attraverso un’intricata selva di provvedimenti amministrativi e legislativi che stanno portando da un lato allo sfascio l’attuale sistema di reclutamento, dall’altra alla cacciata dal mondo della scuola di centinaia di migliaia di lavoratori con professionalità acquisite e riconosciute dallo Stato.
Le forze di governo ora sostengono che risolveranno la situazione in maniera “globale” e definitiva sostituendo la Legge n. 124/99 con cui erano state istituite, e promettono di risolvere in sede parlamentare (con i tempi biblici dei percorsi legislativi) ciò che non hanno finora voluto risolvere.
È bene ricordare che della revisione della suddetta legge se ne sta occupando l'on. Aprea. Sappiamo quindi già quale sarà il suo orientamento: non farà altro che aggravare, se possibile, la posizione dei precari “non specializzati” e andrà verso la cosiddetta “chiamata diretta” dei presidi, più volte invocata come soluzione di tutti i mali del sistema; sarà incentrata sulla pretestuosa “valorizzazione delle professionalità”, riferendosi a quelle acquisite attraverso le SSIS. Questione tutta inventata perché completamente deviante nei contenuti e del tutto autoreferenziale (con questa argomentazione si sta già legittimando l’estromissione dei precari abilitati con i previgenti sistemi). Una conferma viene dalla recente lettera dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi, un'organizzazione legata all'On. Aprea, che ha sottoscritto un protocollo d'intesa con il mondo SSIS, e in particolare con l'ANIEF), in cui si plaude all’eliminazione dei 18 punti (il documento è presente nel nostro sito) e si ritengono addirittura insufficienti i 30 punti concessi ai cosiddetti sissini!

È giunto il momento che tutti i precari chiedano conto a tutte le forze del governo, ai partiti di FI, AN, UDC e Lega Nord, delle gravi responsabilità che hanno avuto in questa vicenda e del loro immorale e non trasparente operato che ha deciso in modo ignobile del destino di centinaia di migliaia.


4 Agosto 2003
Movimento Interregionale Insegnanti Precari


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Date: 05 Aug, 2003 on 12:59
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