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Comunicato stampa MIIP
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1. Comunicato stampa MIIP
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INCAPACITÀ O STRATEGIA POLITICA?

In entrambi i casi le forze politiche che ci governano si sono contraddistinte per incompetenza e volontà distruttrice delle più elementari regole della democrazia.
Esse hanno mostrato le profonde falle di una maggioranza che si mostra sempre più incapace di governare laddove, dopo aver deciso in una riunione tra i responsabili scuola di abbandonare la via del minimo riequilibrio nelle graduatorie attraverso i 18 punti, frutto di una ricerca di mediazione, in vari comunicati hanno ipocritamente invocato la giustizia. Ma la possibilità di attuarla non era forse nelle loro mani?
La decisione presa è un colpo di spugna che cancella da subito una larga parte del precariato dal mondo della scuola, mentre da più di un anno i precari si battono per veder riconosciuto il proprio diritto al lavoro, presentando, dati alla mano, gli effetti di leggi inique che avallano la logica del sopruso.
In quanto cittadini di uno stato democratico che sono stati brutalmente calpestati nei loro diritti, alle forze di governo chiediamo conto del loro operato e rinnoviamo le nostre accuse, perché gli artefici della presente situazione si sono caratterizzati per un’assoluta vacanza del senso stesso della logica e per il rifiuto delle proprie responsabilità.
In un documento pubblicato il 16 Luglio, l’On. Mario Mauro, responsabile scuola di F.I. rispondeva al MIIP invitando i precari a considerare i danni della scuola come afferibili interamente al precedente governo: chiedeva per questo «che non si impedisca, attraverso a priori ideologici, a chi deve governare di fare il suo lavoro». Il “lavoro” finora svolto per risolvere la questione del precariato, divenuta vergognosamente insostenibile, si commenta da sé: mentre da una parte si chiede di lasciar lavorare il governo, dall'altra si dichiara che niente di più si poteva fare. Questa è di fatto la dichiarazione di un fallimento politico. La legittimazione del sopruso, se aveva una matrice in una legge del precedente governo, è responsabilità tutta dell'attuale maggioranza.
Nel comunicato del 25 Luglio l’On. Mauro invoca una revisione della legge n. 124/99, da lui indicata come unica responsabile della deprecabile situazione attuale. In un anno le forze della maggioranza non solo non sono state capaci di proporre una seria alternativa ad essa, ma hanno, con provvedimenti scellerati, gettato nel caos le graduatorie ed il mondo del precariato. Riuscirà ora Forza Italia a realizzare ciò che in un anno non ha nemmeno abbozzato? Stentiamo a credere che la forza oltranzista capeggiata dal sottosegretario Aprea, i cui sciagurati progetti sono ben noti a tutto il mondo della scuola, non faccia sentire il suo peso a scapito dei precari, già così pesantemente danneggiati da provvedimenti che recano la sua firma.
Inoltre, quando si afferma che il precedente sistema di reclutamento «nel complesso si è incancrenito in una serie di storture, superficialità, connivenze e apoteosi demagogiche, creando aspettative irrazionali ed ingiustificate», si tace sul fatto che le SSIS continuano a sfornare migliaia di insegnanti all’anno, i quali, in un tragico avvicendamento, andranno a sostituire la gran parte dei precari. Ciò vuol dire applicare ex abrupto la logica del sopruso, ben lontana da un serio e programmato sistema di reclutamento. E giustificare il sopruso con il discorso adulterato dell’alta professionalità vuol dire non avere argomenti di fronte all’evidenza, giacché l’ingiustizia è sotto gli occhi di tutti.
La legge delega n. 53/03 che, prosegue l’On. Mauro, «indica finalmente uno ed un solo sistema di reclutamento per il futuro», non prevede alcun sistema di transizione. E se il 16 Luglio egli sosteneva che «il riequilibrio dei punteggi nelle graduatorie permanenti è una prima risposta […] un primo passo concreto, sicuramente più giusto di una sentenza», il 25 Luglio smentiva clamorosamente se stesso: «non possono essere degli atti amministrativi, come sono i decreti ministeriali, a portare una soluzione definitiva». Se il 16 luglio il D.M. che riequilibrava la situazione valeva «per l’immediato presente», non era più così la settimana successiva.
Quale garanzia può dare alla scuola - e quindi al paese - chi non è stato in grado nei fatti di gestire, se non attraverso la logica della demolizione e della sopraffazione, neppure la fase transitoria del sistema di reclutamento? E che sembra abbia come preoccupazione principale il porre sempre e comunque al di fuori di sé il luogo della colpa; sono gli altri, forze di alleanza e di opposizione, a doverla condividere: «E si viene a chiedere maliziosamente (o ottusamente?) a Forza Italia quale sia la sua “etica”? E perché solo a questo partito, poi?», si chiede l’On. Mauro.
Siamo dunque lontani dalla vera politica; siamo al gioco del rimpallo delle responsabilità, poiché, per incapacità o volontà, viene rigettato il senso della realtà, dell'hic et nunc. Il passato viene indicato come origine di tutti i mali. Il futuro diventa il luogo nebuloso di tutte le soluzioni e, per qualcuno, il luogo di un progetto che in maniera subdola si sta cercando di realizzare.
Il Sen. Ronconi, UDC, in un comunicato del 24 Luglio, definisce «politicamente inaccettabile il comportamento del Ministero dell'Istruzione e di alcuni gruppi di pressione al suo interno», accennando ad un «accordo oggi disatteso da chi invece allora avanzò ampie assicurazioni». Questo leggiamo, dopo che l'UDC, con l’OdG De Laurentiis, si era proposto come artefice di soluzioni che nella loro fragilità non solo non sono state argine di alcunché, ma hanno contribuito a rendere la situazione sempre più incerta, confusa e non distinta da giochi politici di forza tutti interni a questa maggioranza.
A.N., da parte sua, interviene con il Sen. Valditara, chiedendo «con urgenza una decisione chiara, equa, per il più possibile condivisa per risolvere definitivamente una vicenda che coinvolge in primo luogo risvolti umani e sociali assai delicati». Qual è la soluzione invocata dal senatore? Se si riconosce l'urgenza e la gravità della situazione, si ha il dovere di fare una proposta, di tracciare almeno una linea di soluzione. Al contrario: si cambia discorso e si confonde demagogicamente un problema con un altro, quello delle immissioni in ruolo. Le immissioni in ruolo, invocate dal Sen. Valditara nello stesso comunicato, sono DOVUTE, come DOVUTO è il ripristino del principio di equità e di chiarezza nelle graduatorie permanenti.
Unica assente in questo balletto di dichiarazioni è la Lega Nord, che su questo problema non ha mai ritenuto di dover prendere una posizione, né si è mai impegnata in dichiarazioni ufficiali.
Il Ministro Moratti, nella seduta del 25 Luglio del Consiglio dei Ministri, ha presentato un decreto per il pagamento degli insegnanti che hanno tenuto i corsi abilitanti riservati del 2000.
Secondo quale logica si interviene per questo problema e, contemporaneamente, si nega per sempre il valore di quei corsi e dei concorsi ordinari, banditi e voluti dallo Stato? A dominare è il non senso, che svuota di significato ogni azione, stravolge i principi e vanifica le idee da cui muovono le soluzioni.
Nessuna vera riforma potrà partire su basi tanto degradate e su azioni tanto insensate.
Persone volute pària da un subdolo progetto che si sostanzia dell’inconsistenza politica e di un deserto culturale, manifesteranno con forza la loro protesta a Roma, il 30 Luglio, rivendicando la propria dignità professionale e il correlato diritto al lavoro.

Domenica 27 Luglio 2003
Movimento Interregionale Insegnanti Precari


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Date: 29 Jul, 2003 on 11:46
Comunicato stampa MIIP
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