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GILDA Puglia: Comunicato Stampa 23 giugno 2003
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1. GILDA Puglia: Comunicato Stampa 23 giugno 2003
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Incontro fra la Gilda Pugliese e il Direttore Scolastico Regionale

Una delegazione di rappresentanza della Gilda degli Insegnanti di Puglia, costituita dalla coordinatrice regionale prof.ssa Margherita Colasuonno e dai coordinatori provinciali di Bari, Foggia, Lecce, Brindisi, Taranto, proff. Alessio Alba, Ruggiero Pinto, M.Rosaria Ferilli, Antonio Libardo, Sario Binetti, è stata ricevuta Venerdì 20 giugno u.s. dal Dirigente Scolastico Regionale dott. Giuseppe Fiori.

Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato anche il dott. Ruggiero Francavilla, funzionario della Direzione Scolastica Regionale, sono stati toccati i punti salienti delle problematiche che stanno attanagliando il mondo della scuola, in una fase prolungata di cambiamenti strutturali non sempre convincenti sotto il profilo della formazione culturale cui la scuola di per sé è finalizzata , spesso non sostenuti da un’adeguata chiarezza di disposizioni applicative e criteri operativi, nonché sicuramente e pesantemente gravanti sulla quantità e qualità del lavoro dei docenti, la cui autonomia e dignità professionale vanno progressivamente impaludandosi nelle secche di una concezione “ufficiale” e burocratica rigidamente subalterna. Ma ciò che, nell’intricata attualità, appare più inquietante ai docenti della Gilda è la concezione aziendalistica riversata senza scrupoli sulla scuola , in nome della quale, tra l’altro, obiettivo primario da perseguire comunque e ad ogni costo è diventato il risparmio: così, senza scrupoli di attenzione alla qualità del fondamentale servizio reso dalla scuola , si tagliano cattedre di insegnanti e posti di lavoro degli ATA, si procede ad accorpamenti e comunque alla formazione di classi talora straripanti di alunni, si combinano cattedre di diciotto ore dimenticando principi sacrosanti nei processi educativi e formativi quali la continuità didattica e la coerenza della saldatura interdisciplinare. In questo generale contesto, si sono più distintamente enucleate le questioni relative alle difficoltà di intesa e collaborazione tra la RSU (ma anche i docenti in genere) e il dirigente , all’interno delle singole istituzioni scolastiche, alle quali risalgono situazioni assai diffuse di contrattazioni lente, faticose e improduttive o, peggio, governate dalla logica “manageriale” spiccatamente autoreferenziale di taluni dirigenti, che tendono a scambiare dettati normativi e sentenze giuridiche con la propria personale opinione o irrelata volontà, disinvoltamente ignorando ogni obbligo di informazione dovuta e occupando ampi e fondamentali spazi di contrattazione con decisioni già prese unilateralmente.

Né, in tema di relazioni sindacali, è mancata da parte dei dirigenti della Gilda una reiterata doglianza sulle difficoltà di comunicazione che un’associazione sindacale pienamente rappresentativa come la Gilda continua a trovare nei rapporti con alcuni CSA provinciali e con la stessa Direzione Scolastica Regionale, soprattutto per quanto riguarda il diritto all’informazione, che viene spesso negato anche nei limiti in cui può e deve essere riconosciuto ad un sindacato non firmatario . Un sindacato non firmatario, tanto più se rappresentativo, ha il diritto di conoscere, ad esempio, decisioni assunte e criteri fissati in sede di contrattazione a livello regionale o di accordi comunque formalizzati coi sindacati firmatari , anche per poter meglio interpretare le situazioni concrete che ne derivano. Proprio per queste carenze di comunicazione possono risultare di non trasparente individuazione le cattedre cosiddette aggiuntive e di difficile comprensione, nella definizione degli organici di diritto, situazioni specifiche che configurano cattedre con più di diciotto ore.

Su questi ed altri argomenti di riflessione non sempre le valutazioni ed i punti di vista delle due parti, quella “pubblica” e quella “sindacale”, sono stati convergenti: ma lo scambio delle rispettive opinioni è stato franco e forse anche produttivo, visto che su alcune questioni si è più concretamente appuntata l’attenzione del Direttore Regionale, che si è impegnato anche a favorire una più agile comunicazione della Gilda pugliese con i CSA provinciali e con la stessa Direzione Regionale, garantendo l’informazione e prefigurando un ulteriore incontro con la Gilda regionale, nel periodo autunnale, specificamente finalizzato ad una riflessione sull’attuazione della Riforma Scolastica.


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Date: 23 Jun, 2003 on 20:39
GILDA Puglia: Comunicato Stampa 23 giugno 2003
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