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L’IMPEGNO DALLE SCUOLE PER REALIZZARE LA NUOVA SCUOLA PUBBLICA RIFORMATA
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1. L’IMPEGNO DALLE SCUOLE PER REALIZZARE LA NUOVA SCUOLA PUBBLICA RIFORMATA
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LETTERA APERTA AL MINISTRO MORATTI, AI GIORNALISTI, ALLE ASSOCIAZIONE
PROFESSIONALI, ALLE O.O.S.S. E ATUTTI I LAVORATORI DELLA SCUOLA

L’IMPEGNO DALLE SCUOLE PER REALIZZARE LA NUOVA SCUOLA PUBBLICA RIFORMATA

Siamo un gruppo di lavoratori della scuola.
Ci siamo convocati perché perplessi e preoccupati dall’attuale situazione di
sospensione della Riforma dei cicli e della conseguente attuazione dei nuovi
curricoli, il cui avvio era previsto, secondo quanto votato dal Parlamento,
a cominciare dalle prime due classi della scuola di base, dal settembre
2001.
Molte scuole di base, soprattutto ma non solo Comprensive, hanno già avviato
la sperimentazione dei nuovi curricoli nell’anno scolastico 2000- 2001,
sulla base di quanto previsto dal regolamento sull’autonomia.
Le iscrizioni degli alunni nelle classi prime per l’anno scolastico 2001-
2002 sono avvenute in previsione della riforma dei cicli e dei curricoli.
Al di là del rischio di confusione per le famiglie e di destabilizzazione
che il blocco produrrà nelle scuole, consideriamo molto grave interrompere
un percorso di riflessione e di graduale attuazione delle innovazioni ormai
in essere nelle scuole, non solo di base.
Perché la sospensione di un anno dovrebbe favorire momenti di
approfondimento e non invece produrre un disorientamento e una delusione sia
nei lavoratori della scuola (anche in quelli critici) che nelle famiglie?
In realtà non di sospensione ma di blocco si tratta e di Controriforma che,
insieme con l’inizio della riforma dei cicli, blocca altresì l’elaborazione
del nuovo curricolo per la scuola secondaria superiore, l’apertura di 500
nuove sezioni di scuola dell’infanzia con percorso sperimentale, il percorso
di laurea abilitante per i futuri docenti e che surrettiziamente, attraverso
il provvedimento sulle fasce della graduatoria dei supplenti, introduce
identico valore al servizio prestato in ogni tipo di scuola privata, non
solo paritaria.
Il blocco ci preoccupa ancora di più se letto alla luce del programma della
CdL sulla scuola, che tace completamente sui compiti istituzionali e sugli
obiettivi e i vincoli che la Costituzione assegna all’istruzione pubblica e,
viceversa, introduce un’idea di efficienza mercantile che non condividiamo e
che punta a smantellare il sistema pubblico della istruzione e formazione.
Come operatori della scuola, che abbiamo apprezzato nel suo complesso l’
impianto delle riforme della XIII legislatura, chiediamo che venga
ripristinato il decreto di avvio della riforma per settembre 2001 e
contemporaneamente che venga aperto un reale dibattito che veda protagonista
diretto tutto il mondo della scuola.
Conveniamo sul fatto che la riforma sia un processo che nelle scuole ha
avuto già inizio e dal quale non si torna indietro e che esistano punti
qualificanti ed irrinunciabili che ne sostanziano il quadro e che supportano
le azioni d’innovazione che i docenti e i dirigenti programmano.
Chiediamo che su tali punti si continui l’approfondimento già iniziato.
.E’ essenziale che in tutte le scuole si discuta di problemi reali quali: il
rapporto fra istruzione, formazione e formazione permanente; la continuità e
l’orientamento; l’adeguamento dei percorsi didattici alle modalità d’
apprendimento dei giovani e ai loro interessi; la prevenzione della
dispersione scolastica; il merito; la selezione; l’integrazione fra i
segmenti del percorso formativo; il profilo di professionalità dei docenti;
l’individuazione di modalità di lavoro comune all’interno dei moduli
formativi.
Anche la Stampa, i mezzi d’informazione, l’Amministrazione devono rispettare
e supportare la cultura e l’elaborazione delle Scuole ed evitare, parlando
di istruzione e formazione, di introdurre stereotipi o luoghi comuni.
C’impegniamo perché il dibattito continui a coinvolgere un numero sempre
maggiore di scuole e di docenti e perché, come è già avvenuto nella
precedente legislatura, il mondo della cultura e della ricerca siano
direttamente chiamati nel dibattito, perché la riforma non è problema solo
degli operatori scolastici, né dei politici che governano al momento, ma di
tutta la società.

I firmatari della presente nota si impegnano ad aprire, sulle tematiche
della attuazione della Riforma e sulle azioni che nelle scuole a tal fine si
stanno tenendo, un forum di discussione che verrà ospitato nel sito del CIDI
di Roma: www.cidiroma.it e a programmare per settembre una giornata di
riflessione e di protesta a Roma, alla quale verranno invitati gli
interlocutori politici e istituzionali.

Firmato da Dirigenti Scolastici e Docenti provenienti da 24 Istituti
pubblici di Roma

Roma, venerdì 6 luglio 2001


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Mail: redazione@edscuola.com
Date: 19 Jul, 2001 on 14:58
L’IMPEGNO DALLE SCUOLE PER REALIZZARE LA NUOVA SCUOLA PUBBLICA RIFORMATA
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