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GILDA: Comunicato 12 luglio 2001
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1. GILDA: Comunicato 12 luglio 2001
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GILDA UNAMS INCONTRA IL MINISTRO

Il 12 luglio 2001 la delegazione politica della Gilda degli Insegnanti (Alessandro Ameli, Cettina Cavallaro, Serafina Gnech) e la prof.ssa Dora Liguori hanno incontrato il Ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, (Rino Di Meglio e Giuseppe Sommella, nello stesso momento, all’Aran tentavano di opporsi allo scippo dei 14.000 voti RSU).
Nell’incontro con il ministro, a carattere prevalentemente interlocutorio, il Coordinatore Nazionale della Gilda, dopo aver manifestato l’apprezzamento dell’Associazione per la scelta responsabile assunta dal Ministro di sospendere la Riforma dei Cicli, ha presentato le riflessioni e le richieste dell’Associazione, sintetizzate nella LETTERA APERTA AL MINISTRO, recentemente pubblicata sul sito internet.
Il coordinatore ha fatto un breve excursus sulle scelte della Gilda degli Insegnanti e sulle sue battaglie contro l’affronto del “Concorsone” e la Riforma dei cicli, per molto tempo sostenuta solo da Gilda. Ameli ha anche definito i tratti della Federazione cercando di dare al ministro, anche attraverso il numero degli aderenti e le cifre del voto RSU, un’idea precisa del grande bacino di consensi di cui la Federazione in questo momento gode.
Al primo posto è stata posta la necessità di prevedere nel DPEF risorse importanti per la Scuola tali da consentire la qualificazione ed il necessario ammodernamento del sistema istruzione. L’impiego delle risorse deve prevedere un forte processo di rimotivazione dei docenti attraverso la valorizzazione sul piano retributivo, il riconoscimento del maturato di esperienza e la possibilità di raggiungere il massimo della carriera retributiva in un arco di tempo di gran lunga inferiore agli attuali 35 anni. Questi aspetti inseriti all’interno di precise scelte di politica scolastica fra cui la più importante ed ormai indifferibile è la costituzione di un’area di contrattazione separata per i docenti, che riconosca e valorizzi la funzione specifica della professione e che, in particolare, riconosca la dimensione libera e intellettuale del lavoro degli insegnanti.
L’Associazione, ha precisato il Coordinatore, ritiene che il ripristino della qualità della scuola italiana e la valorizzazione professionale dei docenti, possano avvenire solo se si riconosce nei fatti la centralità che l’insegnamento delle discipline riveste rispetto a qualsivoglia progetto o attività e se si evita di costruire ipotesi di carriera sul “fare altro” dall’insegnamento.
Nessuna svolta positiva può comunque avvenire se si cercherà di comprimere il principio costituzionale della liberta di insegnamento, garanzia di difesa della libertà di pensiero.
Il Coordinatore ha sottolineato la necessità di risolvere definitivamente il problema del precariato che si trascina ormai da troppo tempo e che contribuisce, con i lunghi anni di attesa ad alimentare la disaffezione verso la professione. Ameli ha tenuto a sottolinerare la centralità di ruolo e di valore della scuola statale che oggi risponde al 93% delle richieste di istruzione e di formazione e ci pone comunque in grado di competere con i sistemi di istruzione del resto d’Europa; un suo depotenziamento – esattamente come una devoluzione spinta – avrebbe dunque conseguenze disastrose.
Il Ministro per parte sua ha dichiarato di essere particolarmente “attento” alla nostra Associazione e di apprezzarne la concretezza delle proposte e proprio sul piano della propositività ha sollecitato l’invio di documenti in ordine alla importante questione dei cicli scolastici ed ha dato la propria disponibilità ad un incontro tematico nel mese di settembre.
Sono rimaste del tutto aperte le questioni relative allo stato giuridico dei docenti, al loro profilo professionale, alla carriera e al merito, alla domanda diretta del coordinatore su questi temi il ministro Moratti ha dato risposte di carattere generale, tali da far pensare che non sono ancora in piedi progetti articolati (non poco stupore e rincrescimento ha suscitato la mattina successiva, a Corso Trieste, l’articolo del Sole 24 ore). il Ministro ha affermato di essere ancora in una fase di ascolto per recepire gli elementi sui quali costruire proposte o ipotesi non solo per il DPEF, ma anche e soprattutto per la stesura della relazione programmatica di lunedì.
Il Ministro si è espresso in modo inequivocabilmente favorevole all’ipotesi di istituire un’area di contrattazione separata per i docenti. Essa sarebbe giustificata, non solo dalla tipicità della professione, ma anche dall’elevato numero dei docenti che la costituirebbero.
L’incontro si è chiuso con l’impegno del Ministro di esaminare il problema della sottrazione alla Gilda di 14.000 voti RSU e di operare per sostenere l’Associazione nella determinazione di impedire che la volontà espressa dagli elettori con il voto alla Gilda Unams venga tradita.

GILDA DEGLI INSEGNANTI


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Date: 17 Jul, 2001 on 09:30
GILDA: Comunicato 12 luglio 2001
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