Il MIUR ha diramato una recente Comunicazione di servizio con la quale impone alle scuole elementari e dell'infanzia un Piano di formazione a sostegno dell'avvio della riforma degli ordinamenti scolastici.

E' già di per sé grave che si impianti un percorso di informazione-formazione in assenza dei provvedimenti attuativi che dovranno definire il nuovo assetto organizzativo e didattico di una scuola ancora tutta da venire, ignorandosi, al momento, se e quali classi dovranno attuare la riforma.

Ma ancor più grave e inaccettabile è la circostanza che questo "Piano" venga calato dall'alto improvvisamente e senza il benché minimo coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale scolastico, se solo consideriamo che l'aggiornamento è materia contrattuale e le sue concrete modalità organizzative devono scaturire da un preventivo confronto dell'Amministrazione con le OO.SS..

Ma il nostro più netto dissenso non si riferisce soltanto alla palese violazione di un vincolo procedurale; contestiamo, infatti, il contenuto stesso della Comunicazione nella parte in cui esclude espressamente il Collegio dei Docenti , titolare della competenza ad individuare i propri effettivi bisogni formativi e a deliberarne le modalità di assolvimento.

A parole, dunque, l'Amministrazione dichiara di voler coinvolgere , responsabilizzare i docenti e valorizzare la loro professionalità; nei fatti, invece, li considera meri esecutori di compiti, impartiti autoritativamente e senza alcuna possibilità di interlocuzione propositiva.

Roma, 5 maggio 2003.

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Comunicato Stampa di Daniela Colturani
Segretario Generale della CISL-Scuola

Apprendiamo, da una nota ANSA, che la bozza di decreto legislativo di attuazione della riforma Moratti, relativamente alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo di istruzione, sarebbe pronta per la presentazione al Consiglio dei Ministri, ipotizzando celeri passaggi quali quello di un preliminare confronto tra i ministri interessati (Economia, Funzione Pubblica, Lavoro e ovviamente MIUR).
Le ricadute sul personale, il piano pluriennale di investimento per l'attuazione della riforma costituivano, secondo l'accordo Governo- Organizzazioni Sindacali del 4 febbraio 2002, materie di un apposito tavolo permanente, che doveva essere attivato dal Ministro del MIUR in riferimento ai processi di riforma .
Fino ad oggi questo impegno non è stato onorato.
La CISL-SCUOLA chiede che quel tavolo sia attivato urgentemente e, naturalmente, prima dell'emanazione di qualsiasi decreto che riguardi l'attuazione della riforma perché non si può prescindere dal coinvolgimento di tutte le professionalità coinvolte e delle loro organizzazioni di rappresentanza .

Roma, 5 maggio 2003