Quale concezione del sapere e quale modello pedagogico stanno alla base della Riforma Moratti? Le interpretazioni possono essere diverse, poiché il testo della legge, che dovrebbe ridisegnare l’intero sistema scolastico italiano, è generico e incompleto. Si tratta d’altra parte di una legge delega, per la quale non sono ancora stati emanati i decreti attuativi. In compenso il Ministero dell’Istruzione (l’attributo “pubblica” è stato significativamente eliminato) ha già prodotto numerosi documenti relativi alla Riforma che, seppure con alcune contraddizioni, ne definiscono l’orientamento. E dalla loro lettura nasce il dubbio se non stiano per essere messi in discussione i fondamenti stessi della nostra scuola pubblica: la sua laicità e la democraticità, intesa come garanzia di uguali opportunità formative per tutti e per tutte.

Appare soprattutto preoccupante la tendenza a comprimere i tempi della scuola: vedi ad esempio la riduzione dell’orario obbligatorio o la necessità di scegliere a poco più di dodici anni l’indirizzo di studi superiori. Questa tendenza, sommata ai tagli di risorse e di personale voluti dalla Finanziaria, potrebbe aumentare lo svantaggio degli alunni e delle alunne più deboli. A questo proposito è significativo il fatto che i tagli di personale più consistenti riguardino finora, in particolare nella nostra regione, gli insegnanti di sostegno.

In questa situazione, quale sarà il futuro della scuola a tempo pieno, che finora ha svolto un ruolo fondamentale come laboratorio di sperimentazione didattica, come strumento di integrazione e come servizio sociale alle famiglie? La sua funzione e la sua stessa sopravvivenza sembrano messe a rischio.

Sono questi “I nodi della Riforma Moratti” che verranno affrontati in un incontro promosso dal Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), dal Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti (CIDI) e dalla CGIL-Scuola di Udine. Incontro che avrà luogo martedì 6 maggio, alle ore 16.15, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine.

Interverranno il prof. Paolo Citran, della segreteria nazionale del CIDI (Centro di iniziativa democratica degli insegnanti), che proporrà alcune “Chiavi di lettura della Riforma Moratti” e il dott. Giancarlo Cavinato, della segreteria nazionale MCE (Movimento di cooperazione educativa), che parlerà su “I tempi nella scuola e le prospettive per il tempo pieno”.

All’incontro, che sarà coordinato dal segretario della CGIL-Scuola di Udine, sono invitati insegnanti, genitori e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della scuola pubblica.

Udine, 2 maggio 2003