Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Sindacale (Archivio 2)
author message
CIDI: GLI INSEGNANTI DI FRONTE ALLE RIFORME
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. CIDI: GLI INSEGNANTI DI FRONTE ALLE RIFORME
Reply to this topic with quote Modify your message
GLI INSEGNANTI DI FRONTE ALLE RIFORME
un seminario del cidi ad ascoli piceno

“Come cambierà la nostra scuola. Parole e Fatti”, Ascoli Piceno, 16 aprile 2003, Palazzo dei capitani del Popolo, ore 16,00-19,30

I momenti di trasformazione, di grandi riforme “annun-ciate” pongono a tutti, specialmente a coloro che devono garantire la qualità del cambiamento, molte domande cui non sempre è facile trovare risposte soddisfacenti. Per non es-sere soli, per acquisire maggiori strumenti interpretativi e per potenziare la propria professionalità, gli insegnanti non hanno a disposizione molte occasioni: di qui nasce il bisogno di aggregarsi in forme associative.
Per questi motivi, ad Ascoli Piceno, si è costituito il CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) già riconosciuto dal MIUR a livello nazionale come soggetto per attività di aggiornamento e formazione ai sensi del DM n. 177 del 10.7.2000.
L’associazione è aperta a quanti hanno a cuore la qua-lificazione della scuola pubblica e vogliono approfondire i diversi aspetti del suo sviluppo, in un’ottica di plurali-smo professionale, culturale e ideale, ma nel costante ri-ferimento ai valori di uguaglianza, di giustizia e di li-bertà scritti nella Costituzione della Repubblica italiana, oggi di particolare attualità e pregnanza.

La prima iniziativa, svoltasi mercoledì 16 Aprile 2003, alle 16.00, presso la “sala della Ragione” di Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli, aveva l’obiettivo di dare vita ad un confronto professionale sulle diverse questioni collegate con l’avvio della nuova Riforma.
Sono stati presenti all’incontro Giancarlo Cerini, vi-ce-presidente nazionale CIDI, ma anche noto esperto di pe-dagogia, di didattica e di organizzazione scolastica, che ha svolto una relazione sul tema “Come cambierà la nostra scuola, parola e fatti”; Mariella Spinosi, esperta di pro-blemi formativi, che ha coordinato l’incontro seminariale introducendo il tema “Scuola tra riforme istituzionali e riforme costituzionali”. Inoltre: l’insegnante Paola Canta-lamessa dell’istituto comprensivo di Monteprandone ha illu-strato alcuni aspetti della “sperimentazione nella scuola dell’infanzia”, come testimone direttamente implicata nell’esperienza avviata con il DM 100/2002; l’insegnante Silvana Petrillo, ha presentato il progress della “Ricerca sul portfolio” sviluppata, in rete, nell’Istituto compren-sivo di Castel di Lama-via Adige e nel Circolo didattico di Ascoli Centro; il dirigente scolastico Dario Lucidi ha af-frontato i problemi dell’anticipo anche alla luce delle ul-time disposizioni pervenute con la relativa circolare. L’assessore provinciale alla pubblica istruzione, Maria Pia Silla ha portato un saluto accompagnato da alcune rifles-sioni problematiche sulla questione delle risorse di orga-nico necessarie per una buona riforma della scuola.

Quest’incontro, oltre ad aiutare a definire le tante domande che i 160 intervenuti hanno posto con evidente pre-occupazione, ha offerto spunti di riflessione, strumenti di analisi, percorsi di rivisitazione dei più importanti even-ti della storia della nostra scuola. Dall’insieme dei nume-rosi interventi, ma anche da molti segnali percepiti in ma-niera informale, si può delineare l’approccio prevalente dei docenti nei confronti della Riforma approvata con legge n. 53 del 28-3-2003.
Innanzitutto, insieme alla consapevolezza che la scuola sia un bene prezioso per il futuro delle giovani generazio-ni, c’è anche la preoccupazione che possa essere trattata in maniera superficiale o confusa. Non piacciono agli inse-gnanti gli spot e i facili slogan. Essi vogliono stare den-tro i processi, essere interpellati, capire “il senso” del-le nuove idee, dare un contributo per affinarle e perfezio-narle, a partire dalle buone esperienze fino ad oggi rea-lizzate, ma anche dall’analisi critica di quelle meno con-vincenti. Soprattutto gli insegnanti elementari chiedono il rispetto dell’identità e della storia di una scuola che in questi ultimi anni si è profondamente impegnata nelle inno-vazioni.
Le nuove proposte devono maturare attraverso momenti di incontro in cui si analizzano le questioni con strumenti adeguati, avendo a disposizione informazioni corrette e complete: momenti in cui si studia, si riflette, ci si e-sercita anche a migliorare i livelli organizzativi. Non si può rinunciare al confronto culturale, all’autonomia di ri-cerca e progettuale, allo spirito critico e al diritto di iniziativa, che sono il vero “sale” dell’autonomia scola-stica.
Bisogna avere tempo per capire, e tempo per cambiare… La fretta o l’impressione di trovarsi di fronte al “tutto già deciso dall’alto” può innescare il desiderio (psicolo-gico) del rifiuto, prevalendo la percezione di essere trat-tati come soggetti passivi e non come operatori altamente responsabili della qualità della scuola.
I migliori docenti vogliono entrare nel merito delle discipline che insegnano, dei contenuti degli apprendimenti proposti, delle scelte metodologiche e didattiche, vogliono decidere sui problemi di tipo organizzativo, sono orgoglio-si della propria professionalità e chiedono che sia final-mente valorizzata.
Essi si preoccupano dei cambiamenti di funzioni (inse-gnante “tutor”, insegnante di laboratorio) che, per come sono generalmente ipotizzate, sembrano troppo vicine ai mo-delli del passato e ignorano (o sottovalutano) la ricchezza e le competenze professionali maturate nella scuola elemen-tare negli ultimi venti anni.
Gli insegnanti chiedono un accompagnamento serio verso il cambiamento. E per serietà si intende: innanzitutto ave-re tempo a disposizione, poter contare su risorse certe (dagli organici ai finanziamenti), poter utilizzare infor-mazioni pluraliste, poter fruire di confronti aperti ed ap-profonditi. Essi chiedono interventi di formazione che, pur partendo da istanze nazionali, rispettino le prerogative delle scuole autonome, valorizzino tutto il patrimonio di storia e di cultura delle scuole, sostengano i bisogni professionali anche personalizzati di ognuno. Si chiede, in sostanza, di andare oltre i pacchetti standardizzati “on line”, oltre certa precettistica “fumosa”, in favore di un serio approfondimento culturale e metodologico-didattico.

Dalla giornata seminariale sono emersi, comunque, alcu-ni interrogativi che, più di altri, in questo momento, sembrano allarmare. Tra questi l’abrogazione dell’obbligo scolastico a 15 anni (non essendo chiari gli scenari futuri che porteranno al consolidamento dell’obbligo formativo, per garantire il diritto dovere all’istruzione e alla for-mazione fino al diciottesimo anno di età) e i problemi del-la valutazione (con la relativa questione delle bocciatu-re), anche a causa delle nostre storiche ritrosie nei con-fronti di quest’aspetto importante dei processi di appren-dimento.

La distribuzione di un questionario tra tutti gli in-tervenuti, finalizzata alla rilevazione più attenta dei bi-sogni formativi, permetterà al CIDI territoriale di orga-nizzare le prossime iniziative a partire dall’analisi delle richieste più frequenti come probante fonte informativa.
Ma già, nella consapevolezza di rispondere ad una delle domande più diffuse, è in fase di ideazione un seminario interregionale di alcune giornate sulla “valutazione”, con momenti laboratoriali organizzati per gruppi, da realizzar-si nel periodo settembre-ottobre 2003, in cui saranno coin-volti docenti universitari esperti sulla materia, ma anche ricercatori che hanno acquisito esperienze sul piano prati-co-operativo. Insieme a quest’iniziativa di rilievo sono previsti ulteriori momenti di discussione attraverso focus group, tavole rotonde, tesi a confronto, che l’associazione vorrebbe attuare già a partire da quest’ultimo scorcio di anno scolastico.


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 19 Apr, 2003 on 19:36
CIDI: GLI INSEGNANTI DI FRONTE ALLE RIFORME
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne