“Dopo lo sciopero compatto della categoria e le forti pressioni dello Snals-Confsal, - ha dichiarato Fedele Ricciato, Segretario Generale dello Snals-Confsal – finalmente il Ministro Tremonti ha certificato le risorse destinate al rinnovo del contratto scuola, scaduto ormai da oltre quindici mesi”.

“Lo Snals-Confsal – ha proseguito Ricciato – chiede ora l’immediata convocazione delle parti all’ARAN sia per definire la parte economica, sia per scrivere una normativa pienamente rispondente alle esigenze del personale”.

“Rimangono tuttavia irrisolte– ha ribadito Ricciato – le questioni relative alla stabilità degli organici e alle immissioni in ruolo che rappresentano per lo Snals-Confsal obiettivi irrinunciabili”.

“Su questi aspetti – ha concluso Ricciato – lo Snals-Confsal continuerà a vigilare e non consentirà nessuna deroga agli impegni già assunti dal Governo, chiamando, se necessario, la Categoria ad ulteriori, determinate e forti azioni di lotta”.

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FEDELE RICCIATO riconfermato alla guida dello SNALS

Fedele Ricciato è stato riconfermato Segretario Generale dello SNALS. Ad eleggerlo è stato il nuovo Consiglio Nazionale che ha anche proceduto al rinnovo dei componenti della Segreteria Generale e del Comitato Centrale.

La prima dichiarazione di Ricciato ha riguardato le emergenze del momento: il contratto, le immissioni in ruolo e la riforma degli ordinamenti.

“Gli esiti largamente positivi dello sciopero del 24 Marzo - ha affermato Ricciato - hanno rafforzato l’azione dello SNALS, in vista sia della immediata definizione della vertenza contrattuale, sia dell’immissione in ruolo del personale docente ed ATA, da assicurare nel rispetto del programmato piano pluriennale di assunzioni e del turn over, sia di una politica del personale raccordata con l’attuazione delle riforme”.

“Il Governo dovrà presto dire come intende strutturare il piano finanziario di sostegno alla Riforma ed alla valorizzazione del personale. In mancanza di puntuali risposte risolutive, lo SNALS - ha concluso Ricciato - non esiterà dal fare ricorso al ulteriori e più forti azioni di lotta”.