Si sviluppa la preparazione dello sciopero generale
Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato questa mattina alle prime manifestazioni contro la guerra in tutte le città d’Italia.
La scuola, in particolare, si è mobilitata in misura straordinaria: la grande maggioranza delle scuole superiori ha visto gli studenti scendere in piazza, nella scuola primaria si sono svolte lezioni e discussioni sul tema della guerra.
È perfettamente chiaro a tutti noi che l’Italia è in guerra e che i bizantini distinguo del capo del governo sono, prima che scandalosi, patetici.
L’opposizione alla guerra che si è sviluppata negli ultimi mesi deve proseguire e svilupparsi con lo sciopero generale.
Già oggi, in molte aziende e servizi pubblici vi sono state fermate spontanee che hanno permesso e continuano a permettere la partecipazione di consistenti gruppi di lavoratori alle manifestazioni.
Nei prossimi giorni le manifestazioni e gli scioperi aziendali continueranno.
Lunedì 24 è confermato lo sciopero della scuola che, oltre che per le questioni contrattuali e per la difesa della scuola pubblica, sarà principalmente contro la guerra.
Mercoledì 26 il sindacalismo di base ha indetto lo sciopero generale contro la guerra.

È necessario

che il movimento si estenda, si rafforzi, si radicalizzi;
che sui luoghi di lavoro si costituiscano comitati contro il massacro in atto;
che la mobilitazione assuma un carattere internazionale.

La CUB Scuola invita tutti i lavoratori, i delegati sindacali, le forze sociali a sviluppare l’iniziativa per opporsi all’attacco americano.
È, infatti, chiaro, che fra la scelta del governo e l’orientamento della gran parte della popolazione vi è un’opposizione radicale, non possiamo lasciare che il massacro continui.