RIFORMA E CONTRATTO: DICHIARAZIONI ALLARMANTI DEL MINISTRO MORATTI.Le dichiarazioni del ministro Moratti di oggi confermano quanto da noi ampiamente denunciato in più occasioni.
Le risorse per il contratto della scuola scaduto ormai da 15 mesi non ci sono, non solo, le presunte verifiche del ministero dell’economia che vanno avanti dal 20 dicembre stanno assumendo il valore di una farsa consumata a danno di tutto il personale della scuola che aspetta una rapida conclusione della vicenda contrattuale. Le rassicurazioni sui presunti incontri tra ministero dell’economia e dell’istruzione appaiono piuttosto reciproche delegittimazioni.
Sul versante della riforma poi nelle dichiarazioni del ministro si ritrovano puntuali le nostre previsioni sulla mancanza di risorse necessarie per l’adozione dei singoli decreti attuativi ed appare insostenibile che si avvii un processo di cambiamento della portata di quello definito nella riforma con il rischio che venga fermato in corso d’opera.
Le reazioni del mondo della scuola, e dei docenti in particolare, è di complessivo sconcerto, soprattutto in ordine ai vari temi della Riforma come le “carriere” introdotte, le valutazioni biennali, gli anticipi, la scelta in controtendenza, rispetto ai paesi industrializzati di riduzione dell’obbligo scolastico, con l’anticipazione dell’ingresso nel percorso di formazione professionale, che al di là delle pie invocazioni di principio resterà, in mano a privati e Regioni, un percorso di serie B.
Assemblee sindacali in tutta Italia molto partecipate da parte dei docenti stanno dando la conferma di una adesione massiccia allo sciopero del 24 marzo.
Il Coordinatore nazionale
prof. Alessandro Ameli
Roma, 13 marzo 2002
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