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ANP: Comunicati Stampa 6 - 8 dicembre 2002
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1. ANP: Comunicati Stampa 6 - 8 dicembre 2002
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VI CONGRESSO NAZIONALE ANP
Comunicato Stampa n. 1 - 6 dicembre 2002

Si è aperto oggi a Montecatini Terme (PT) il VI Congresso nazionale dell'Anp, che cade nel quindicesimo anniversario di fondazione dell'Associazione.
Nella sua relazione di apertura, il presidente Giorgio Rembado ha rivendicato con orgoglio la continuità della linea politica e sindacale seguita fin dalle origini: la dirigenza delle scuole è stata fermamente voluta ed ottenuta dall'Anp, non come un appannaggio personale dei dirigenti – come è accaduto per altre categorie – ma come effetto della valorizzazione del loro ruolo di garanti e promotori dell'autonomia delle scuole e della qualità del servizio.
L'acquisizione anche formale della dirigenza ha aperto una nuova fase dell'azione associativa, in cui diventa fondamentale la ricerca di alleanze all'interno delle altre dirigenze pubbliche, per contrastare il disegno politico che vuole sottometterle all'arbitrio dei potentati di partito. “La nostra battaglia è la battaglia di tutte le dirigenze” ha dichiarato Rembado.
Un'ulteriore riaffermazione di continuità nella linea storica dell'Anp è quella relativa all'indipendenza da tutti gli schieramenti politici, nonostante i reiterati tentativi di questi ultimi per attribuire di volta in volta etichette di comodo, di destra o di sinistra a seconda delle convenienze del momento.
Prova ne sia che mentre l'Anp esprime in questa fase un giudizio sostanzialmente positivo sul progetto di riforma degli ordinamenti votato da un ramo del Parlamento, al tempo stesso assume posizioni molto critiche su un altro progetto di legge governativo che riguarda l'istruzione, quello sulla devolution, in discussione nell'altra Camera. Si tratta di un testo che aggiunge ulteriore confusione a quella già esistente in materia di poteri dello stato e delle regioni: ed in ogni caso tende – malgrado le dichiarazioni di facciata - a sottrarre spazio all'autonomia didattica ed organizzativa delle scuole.
Di fronte a questa situazione l'Anp rilancia la necessità di un forte contrasto e dichiara fin d'ora di non voler abbassare la guardia. Le principali linee di azione politica su cui essa è impegnata nei prossimi mesi riguarderanno la battaglia per ottenere il sollecito svolgimento dei concorsi per la copertura di tutte le sedi dirigenziali vacanti; lo sviluppo dell'associazionismo delle scuole autonome, volto a contrastare ogni disegno neo-centralista, al centro come alla periferia; un rapporto di collaborazione leale e senza complessi con gli Enti locali, a sostegno dell'autonomia reale degli istituti.
A conclusione della sua relazione, Rembado ha evocato la necessità di riconsiderare il modello di direzione delle scuole ed ha lanciato un progetto dotato di forte carica innovativa, destinato a scuotere il mondo stagnante del sindacalismo scolastico: la proposta di aprire l'Anp alla rappresentanza anche delle alte professionalità docenti, in primo luogo i collaboratori vicari e le altre figure di supporto al dirigente. Dopo la necessaria verifica congressuale, questo consentirà ai docenti che forniscono quotidianamente un prezioso contributo al funzionamento delle scuole autonome di aderire ad un'associazione di dirigenti: e di vedere così sostenuto e promosso il loro buon diritto a non operare solo come volontari sottopagati e costretti ad una forzosa uguaglianza normativa con chi non vuole o non desidera offrire lo stesso contributo al funzionamento della scuola. Scenari del tutto nuovi si aprono così per il personale della scuola e per la sua crescita in piena ed adulta autonomia.

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VI CONGRESSO NAZIONALE ANP
Comunicato Stampa n. 2 - 6 dicembre 2002

Durante la relazione di apertura di Giorgio Rembado, è stata lanciata in diretta una iniziativa congiunta fra l'Anp ed il Consiglio Comunale di Catania, volta a promuovere la sicurezza nei locali scolastici. Si tratta di una raccolta di firme di genitori, studenti, cittadini, che i presidi delle scuole si sono impegnati a raccogliere e trasmettere al Governo, affinché la sicurezza delle aule diventi una priorità assoluta nelle spese pubbliche. Il presidente del Consiglio Comunale è intervenuto a distanza nei lavori del Congresso per presentare il progetto, cui Rembado ha assicurato – a nome dell'Anp – il massimo appoggio.
Subito dopo, accolta da vivissimi applausi, ha preso la parola l'on. Valentina Aprea, Sottosegretario all'Istruzione.
L'on. Aprea ha voluto ricordare di essere presente nella propria veste istituzionale, ma anche nella sua qualità di collega fra colleghi. Ha poi sviluppato un lungo ed appassionato intervento, nel corso del quale ha affrontato “a 360 gradi”, secondo la sua espressione, quasi tutti i temi sul tappeto.
In particolare, ha difeso le ragioni delle proposte di riforme attualmente in discussione al Parlamento, ricordando il contesto storico ed istituzionale in cui esse si inseriscono. Ha richiamato anche, con ricchezza di riferimenti, quanto si è fatto e si sta facendo negli altri Paesi dell'Unione Europea in materia di istruzione, traendone spunto per rafforzare le ragioni delle scelte governative.
Il Congresso non è rimasto indifferente al calore ed alla forza dell'esposizione del Sottosegretario, ed ha reagito con vivaci commenti d'aula ad alcuni passaggi particolari.
Dopo alcuni indirizzi di saluto degli ospiti, si è svolta un'interessante tavola rotonda, moderata dal giornalista Nicola D'Amico, del IlSole24Ore. Vi hanno preso parte:
la senatrice Albertina Soliani (Margherita), il sen. Renzo Ulivi (Alleanza Nazionale), il dott. Andrea Ranieri (responsabile scuola e formazione dei Democratici di Sinistra), il senatore Franco Asciutti (Forza Italia), presidente della VII Commissione del Senato.
Gli interventi hanno avuto per tema le proposte di legge sulla riforma degli ordinamenti e sulla devoluzione regionale, ma si sono aperti anche a numerosi spunti collegati, in particolare aventi per oggetto il disegno di legge finanziaria e le misure di economia di spesa che vi sono contenute. Sui diversi punti, i partecipanti hanno naturalmente espresso valutazioni differenziate, secondo le rispettive appartenenze politiche: ma tutti hanno dimostrato di considerare centrale la questione dell'istruzione e della sua funzione civile ed hanno riconosciuto la necessità di destinarle risorse maggiori.
Dopo la pausa, sono continuati gli interventi di saluto degli invitati presenti, proseguiti anche nel pomeriggio. Molto applaudito, in particolare, il dott. Antonio Zucaro, che – partendo da un'ampia disamina delle difficoltà di gestione dell'Amministrazione nell'attuale fase di transizione – ha concluso con un'appassionata difesa della dimensione etica della funzione dirigenziale, come debito di servizio e di garanzia nei confronti dei cittadini, al di là delle mutevoli contingenze del quotidiano, e con un appello all'unità della categoria dirigenziale.

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VI CONGRESSO NAZIONALE
Comunicato Stampa n. 3 - 8 dicembre 2002

Si è concluso oggi il VI Congresso Nazionale dell'Anp, che coincide con il quindicesimo anniversario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1987.
Alla presidenza nazionale è stato rieletto, con una votazione a larghissima maggioranza, Giorgio Rembado. Nel suo discorso di accettazione, egli ha sottolineato tre punti, che hanno caratterizzato questo importante appuntamento statutario, facendone uno dei più significativi nella vita dell'Associazione.
In primo luogo, il congresso ha visto la riaffermazione forte della terzietà dell'Anp rispetto a tutti gli schieramenti politici: una scelta fatta fin dalle sue origini, ma più che mai necessaria oggi, in un momento in cui il confronto fra i due poli si fa sempre più aspro e sembra non voler risparmiare neppure zone che per antica consuetudine civile dovrebbero essere da tutti considerate come franche, in quanto patrimonio dell'intera comunità, come appunto la scuola.
Oltre a ciò, i lavori congressuali hanno dato vita ad un documento finale che si segnala per il suo ampio respiro e per essere la sintesi di tutto il pensiero associativo, non solo in materia di riforme scolastiche, ma anche per quanto concerne un'idea forte di dirigenza pubblica, sorretta dall'etica del servizio e della solidarietà professionale e civile.
Infine, e soprattutto, questo è stato un congresso di svolta, come è già accaduto in due precedenti circostanze: nel 1989, quando l'Associazione decise di costituirsi anche in sindacato, e nel 1996, quando adottò per la prima volta l'attuale struttura organizzativa.
Questo congresso ha deciso l'apertura dell'Anp alle alte professionalità della scuola, ed in primo luogo ai collaboratori vicari dei dirigenti. Da oggi, anche i docenti che specializzano la propria attività (svolgendo nella scuola funzioni di organizzazione e gestione, oltre a quelle tradizionali di insegnamento), potranno iscriversi all'Associazione, che ha a questo fine mutato il proprio statuto e la propria denominazione, diventando Associazione Nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola, ma mantenendo come logo la tradizionale sigla Anp.
E' un passaggio storico, non solo perché per la prima volta l'Anp si apre ad una parte dei docenti, ma perché essa dà prova – una volta di più – di saper interpretare i cambiamenti di sistema prima e più efficacemente di altri. La scuola dell'autonomia, non essendo più soltanto una struttura di attuazione di programmi ed attività decisi dal centro, ha bisogno di uno staff di direzione che non si può esaurire nella sola figura del dirigente. Attorno a lui devono esistere ed impegnarsi anche i migliori professionisti della scuola, in compiti di organizzazione e di supporto.
Il sindacalismo tradizionale non ha saputo finora offrire ad essi una copertura efficace dei bisogni professionali ed un adeguato riconoscimento alla particolarità delle loro funzioni: anzi ha cercato di appiattirne il profilo, sia sotto l'aspetto economico che sotto quello delle procedure di riconoscimento e sviluppo. Era tempo che altre forze più lungimiranti ponessero mano a questo compito: e l'Anp lo ha fatto.


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Date: 10 Dec, 2002 on 07:44
ANP: Comunicati Stampa 6 - 8 dicembre 2002
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