Daniela COLTURANI

Accogliamo con grande soddisfazione e con profonda condivisione il nobile e forte appello del Capo dello Stato rivolto a tutti coloro che hanno responsabilità di pubblici uffici a non compromettere la diffusa coscienza dell'unità della nazione, fondata sulla comunione di valori, principi e ambizioni.

E' forte nel Paese, e ancor più forte nella scuola, l'esigenza di salvaguardia di questo prezioso patrimonio culturale radicato nella coscienza individuale e collettiva, sul quale si fonda l'unità e l'identità del Paese, che ci ha consentito serenamente di promuovere e affrontare l'ingresso in Europa, un orizzonte nel quale sviluppo economico e progresso civile possono realizzarsi più compiutamente.

Se è vero che l'unità "politica" dell'Italia è stata raggiunta grazie alle lotte risorgimentali, è indubitabile che la comune identità nazionale è stata favorita e cementata dall'unità della lingua e della cultura veicolata dai programmi e dal governo nazionali del sistema scolastico e formativo e dai valori etici, sociali e civili che i docenti sono riusciti a proporre e coltivare nelle coscienze delle giovani generazioni e dei quali il Capo dello Stato nei suoi viaggi in Italia ha trovato ampie e diffuse testimonianze.

Noi abbiamo da tempo lanciato l'allarme contro il proposito devastante di frantumazione di questa comune identità culturale del Paese insito nelle ulteriori proposte di modifica dell'art. 117 della Costituzione, che con incomprensibile leggerezza si tende a sottovalutare e minimizzare anche attraverso messaggi soporiferi e rassicuranti che non hanno né convinto né tranquillizzato la scuola.

Grazie, Presidente Ciampi, per le sue parole.

La CISL SCUOLA, a nome dei suoi 200.000 iscritti, le esprime gratitudine e riconoscenza.

Roma, 3 dicembre 2002