VCG/r
Prot. n.12336/MR

Roma, 13 novembre 2002

Oggetto: 27 NOVEMBRE 2002 - SCIOPERO LSU/ATA. COMPARTO SCUOLA.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - con l'allegata nota n.16391/02/2.49 del 12 novembre 2002 ha comunicato che le organizzazioni FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTRASPORTI hanno proclamato "lo sciopero nazionale del personale ex LSU ATA impegnato nelle attività di pulizia nelle scuole , per l'intera giornata del 27 novembre 2002".

Si invitano le SS.LL., ai sensi dell'art. 2, comma 6, della legge 12/6/1990, n. 146, di attivare con la massima urgenza, la procedura relativa alla comunicazione dello sciopero e di attivare le procedure necessarie ad assicurare, nel corso dello sciopero, l'erogazione delle prestazioni indispensabili.

IL CAPO DI GABINETTO

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Ufficio "Relazioni Sindacali"
"Servizio per la Rappresentatività Sindacale e gli Scioperi"

Prot. n.16391/02/2.49

Roma, 12 novembre 2002

TELEFAX

Le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTRASPORTI hanno comunicato, con l'unita nota del 6 novembre 2002, già trasmessa alla Commissione di Garanzia con telefax n. 16257/02/2.49 dellƎ novembre 2002, la proclamazione dello sciopero nazionale del personale EX LSU ATA impegnato nelle attività di pulizia nelle Scuole, per l'intera giornata del 27 novembre 2002, con manifestazioni regionali presso gli uffici dei coordinatori scolastici regionali.

Lo sciopero riferito interessa i servizi pubblici essenziali individuati dall'articolo 1 delle legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni e dalle norme pattizie definite ai sensi dell'articolo 2 della citata legge n. 146/90 e successive modificazioni ed integrazioni.
Al riguardo, si richiama l'attenzione della Commissione di Garanzia sulla problematica attinente alla "rarefazione oggettiva" in considerazione dello sciopero del 6 dicembre 2002 del personale del Comparto Scuola, per il quale si fa riferimento al telefax odierno n. 16390/02/2.49 di questo Dipartimento.

Premesso che il personale interessato è tenuto ad esercitare il diritto di sciopero in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla richiamata normativa e che l'applicazione della medesima normativa rientra nell'esercizio delle specifiche attribuzioni, competenze e responsabilità delle singole Amministrazioni, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca è pregato di avviare la procedura relativa alla comunicazione dello sciopero all'utenza, con le modalità previste dall'articolo 2, comma 6, della legge n. 146/90 e successive modificazioni ed integrazioni ed, inoltre, al fine di garantire i diritti costituzionalmente tutelati, di attivare le procedure necessarie ad assicurare, nel corso dello sciopero, l'erogazione delle prestazioni indispensabili come individuate dalla disciplina sopra richiamata.
La stessa Amministrazione è, altresì, invitata a vigilare per la scrupolosa osservanza della più volte menzionata normativa e a procedere, ai sensi dell'articolo 5 della predetta legge n. 146/90 e successive modificazioni ed integrazioni, alla rilevazione delle adesioni allo sciopero riferito nonché alla riduzione delle retribuzioni in corrispondenza della durata dell'astensione dal servizio, anche parziale, comunicandone i dati alla Commissione di Garanzia ed a questa Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica., entro le ore 13,00 della giornata fissata per lo sciopero o della giornata immediatamente successiva per i casi di turnazione o di durata dello sciopero superiore alle 24 ore. La comunicazione per il Dipartimento della Funzione Pubblica va effettuata tramite uno dei seguenti numeri di telefax: 0668997205, 0668997064, 0668997418, 0668997360, 0668997330 o a mezzo posta elettronica al seguente indirizzo: "datiadesionescioperi@funzionepubblica.it".

La comunicazione in parola dovrà, pertanto, contenere i seguenti dati:
a) numero dipendenti assegnati;
b) numero assenti per sciopero (anche se negativo);
c) numero assenti per altri motivi;
d) ammontare delle somme relative alla riduzione delle retribuzioni, calcolate anche in via presuntiva, salvo successiva, definitiva precisazione.

IL DIRETTORE DELL'UFFICIO