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COBAS Scuola: Comunicato 10 novembre 2002
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1. COBAS Scuola: Comunicato 10 novembre 2002
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Breve commento sul testo della LEGGE FINANZIARIA SCUOLA 2003
approvata dalla Camera dei Deputati il 7 novembre 2002

Il testo dell’articolo 25 (che sostituisce il precedente art. 22), delle disposizioni della Finanziaria sulla Scuola mantiene tutte le misure già recepite nel vecchio testo.
Viene confermata la scelta già effettuata con la finanziaria dello scorso anno di ricondurre tutte le cattedre a 18 ore e di privilegiare (in luogo della nomina di personale a tempo determinato), l’affidamento delle ore eccedenti (fino a 24 ore), al personale in servizio.
In particolare sono confermate quelle più odiose relative al personale dichiarato inidoneo per motivi di salute che dovrà (per i docenti), transitare in altra amministrazione ed ove ciò non avvenga entro cinque anni verrà licenziato. Per il personale ATA, dichiarato inidoneo per motivi di salute a svolgere le mansioni del profilo di appartenenza, non è più previsto il collocamento fuori ruolo e quelli già disposti terminano il 31 agosto 2003. Il personale ATA dovrà quindi rientrare in servizio nei compiti d’istituto, anche se inidoneo, con il rischio di spiacevoli dinamiche nelle singole realtà scolastiche e gravi conseguenze facilmente immaginabili sia per i singoli che per la funzionalità del servizio.
E’, altresì, confermata la riduzione dell’organico dei Collaboratori Scolastici del 6 per cento nel prossimo triennio ma per questo personale (e per la funzionalità dei servizi scolastici), la nostra maggioranza parlamentare si è inventata altre due ulteriori perle.
Infatti, alla luce del massacro degli organici già disposto negli ultimi anni si risponde con l’ulteriore aumento delle competenze del profilo professionale (in maniera unilaterale su materia nella quale dovrebbe esistere una riserva contrattuale e con buona pace dei Confederali e dello Snals), poiché si fanno rientrare tra le funzioni dei collaboratori scolastici cosiddette <<funzioni miste>> quali quelle relative alle mense scolastiche, all’accoglienza ed alla sorveglianza degli alunni. Tutto ciò significa che, secondo la maggioranza parlamentare, i collaboratori scolastici che nella stragrande maggioranza delle scuole (per carenza d’organico), non riescono già oggi ad assolvere compiutamente a tutte le funzioni nell’orario ordinario di servizio, dovranno accollarsi tutta un’altra serie di compiti che vanno dalle mense scolastiche all’accoglienza e sorveglianza degli alunni. Tutto ciò è assolutamente assurdo poiché con l’insufficiente personale in servizio non è pensabile la possibilità di garantire tali funzioni (si presume oltretutto senza alcun ritorno economico e con gli indegni stipendi che vengono garantiti al momento).
Si aggiunga che al comma 8 viene ampliata la possibilità di esternalizzare i servizi di pulizia con l’affidamento in appalto anche delle attività di vigilanza dei locali scolastici e delle loro pertinenze. Avremo quindi dei “vigilantes” in appalto con contestuale riduzione del personale collaboratore scolastico.
L’ultima “perla” introdotta è relativa alla normativa sull’integrazione scolastica delle persone handicappate. Infatti, si dispone che l’attivazione dei posti in deroga sia autorizzata dal Dirigente Scolastico Regionale e che all’individuazione degli alunni come persone handicappate provveda la ASL sulla base di accertamenti collegiali e con modalità e criteri definiti con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si è quindi deciso che l’individuazione delle persone handicappate non venga più effettuata dalle attuali equipe medico-psico-socio-pedagogiche nel rispetto delle leggi vigenti ed in relazione a parametri formulati sulla base delle elaborazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ma in “virtù” di futuri criteri definiti amministrativamente dalla Presidenza del Consiglio su proposta dei Ministri dell’Istruzione, Università e Ricerca e della Salute.
Tutto ciò è assolutamente indegno di un paese e di una scuola civile ma, e proprio questo è il punto, a questa classe politica interessa in maniera esclusiva tagliare le spese, tagliare gli organici ed, in ultima analisi, tagliare la scuola pubblica.

10 novembre 2002
Nicola Giua - Cobas Scuola

6 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA
con MANIFESTAZIONE NAZIONALE a Roma


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Date: 10 Nov, 2002 on 16:24
COBAS Scuola: Comunicato 10 novembre 2002
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