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Sciopero, prova di forza della Cgil
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1. Sciopero, prova di forza della Cgil
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da Il Corriere della Sera
Venerdì, 18 Ottobre 2002

Oggi l’astensione generale contro l’esecutivo. Fini: mobilitazione politica. Sulla Finanziaria disgelo Tremonti-industriali

Sciopero, prova di forza della Cgil

Crisi Fiat, sindacati e governo d’accordo: «L’azienda deve rivedere il piano dei tagli». Corteo di protesta a Roma


Cortei e manifestazioni in 120 città italiane. Oggi la Cgil, da sola senza Cisl e Uil, celebrerà così il suo sciopero generale di 8 ore contro le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (licenziamenti), il Patto per l’Italia e la Finanziaria. Per il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini si tratta di uno «sciopero politico contro il governo». Previsti disagi soprattutto nei trasporti, con i voli a rischio dalle 10 alle 18 e i treni a singhiozzo dalle 9 alle 17. La Finanziaria ha anche attirato molte critiche da parte degli industriali, che però ieri hanno incassato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti la promessa che alcune delle norme più contestate saranno riviste. Sul fronte della crisi Fiat, i sindacati e il governo hanno ribadito che l’azienda deve rivedere il piano dei tagli, mentre a Roma gli operai hanno sfilato in corteo.

Cgil sciopera da sola, cortei in 120 città

Fini: una mobilitazione politica. Manifestazione ieri degli operai di Termini Imerese a Roma


ROMA - È il giorno della verità per la Cgil. Che da sola, senza la Cisl e la Uil, chiama oggi i lavoratori a uno sciopero generale di 8 ore contro le modifiche dell’articolo 18 dello statuto (licenziamenti), il Patto per l’Italia e la Finanziaria. Sono previste 120 manifestazioni, da Nord a Sud. La più importante a Torino, città simbolo della crisi Fiat, dove parlerà il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. Il suo predecessore, Sergio Cofferati, come dipendente della Pirelli, sarà invece tra i lavoratori che manifesteranno a Milano. In piazza anche i leader dei Ds: Piero Fassino a Torino, Massimo D’Alema a Napoli. A Torino ci sarà anche il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti. Tra i lavoratori anche i leader del Pdci e quelli dei Verdi. A Milano, Antonio Di Pietro. PROBLEMI NEI SERVIZI - Lo sciopero causerà disagi nei trasporti. Aerei a rischio dalle 10 alle 18. Nelle ferrovie lo sciopero ci sarà dalle 9 alle 17. Secondo Trenitalia circolerà il 60% dei treni. Problemi anche per chi deve prendere tram, bus e metro, che si fermeranno secondo modalità locali. Difficoltà potranno esserci anche nelle scuole e agli sportelli postali e bancari, secondo il livello di partecipazione allo sciopero. In piazza, ci sarà anche il movimento dei girotondi. Scioperano anche i Cobas: contro la guerra e la concertazione. La Cgil è sicura che lo sciopero sarà un successo. Il termine di paragone è l’ultimo sciopero generale di Cgil, Cisl e Uil, dello scorso 16 aprile. Allora, secondo i sindacati, si fermarono 13 milioni di lavoratori, il 90% dei lavoratori dipendenti. Il 60%, secondo la Confindustria.
«UNO SCIOPERO POLITICO» - Per il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini: «È uno sciopero politico contro il governo». Cisl e Uil non scioperano perché difendono il Patto per l’Italia firmato col governo e le imprese a luglio. Dopo lo sciopero però, Cgil, Cisl e Uil potrebbero riavvicinarsi. Sulla Fiat, sul pubblico impiego e sul Mezzogiorno le tre confederazioni già marciano abbastanza unite. Ieri i sindacati dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero della categoria, a sostegno della vertenza Fiat, entro il 10 dicembre in una data da definirsi. La manifestazione di ieri a Roma degli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese (Palermo) ha anticipato uno dei temi centrali dello sciopero generale di oggi.
OPERAI FIAT A ROMA - Più di 1.500 lavoratori dello stabilimento siciliano che rischia la chiusura hanno bloccato a più riprese il centro di Roma e hanno tentato di rompere il cordone delle forze dell’ordine attorno a Palazzo Chigi. Alla fine una delegazione è stata ricevuta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ma i lavoratori sono rimasti insoddisfatti. Con gli operai di Termini è arrivato a Roma anche il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro (Forza Italia) che, col cappellino rosso e la giacca azzurra dei lavoratori dello stabilimento Fiat ha voluto partecipare alla protesta. Fini ha detto che il governo «è accanto ai lavoratori», aggiungendo che c’è «la volontà piena dell’esecutivo di garantire che lo stabilimento non venga chiuso». In serata, il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, è andato a Piazza Venezia, ancora bloccata dalla manifestazione, e ha incontrato gli operai. Contemporaneamente, a Termini Imerese, dove lo stabilimento e rimasto presidiato dalle mogli e dai figli degli operai, si è svolta una fiaccolata durante la quale l’arciprete don Francesco Anfuso ha definito «grave» il comportamento delle forze dell’ordine che a Roma hanno impedito ai manifestanti di raggiungere Palazzo Chigi.


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Date: 18 Oct, 2002 on 09:57
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