"Non saranno né gli ipotizzati sgravi fiscali - ha affermato il Segretario Generale dello SNALS, prof. Fedele Ricciato - né il recupero del tasso d'inflazione programmata a soddisfare le legittime attese del personale della scuola. La somma messa a disposizione dal Governo non è neppure sufficiente a coprire il tasso d'inflazione reale ed è ben lontana da quella necessaria per adeguare progressivamente le retribuzioni del personale ai livelli europei".

"In Finanziaria, poi - ha proseguito Ricciato - non ci sono risorse né per il più volte promesso Piano Pluriennale, né per il rinnovo del contratto. Manca, inoltre, l'impegno all'immissione in ruolo di personale, non si dà alcuna risposta ai precari ed addirittura non si rifinanzia, ampliandolo, il rimborso delle spese sostenute per l'autoaggiornamento, riconosciuto, invece, nella Finanziaria 2002. La scuola continua così ad essere penalizzata, tanto più che, sempre in Finanziaria si prevedono consistenti tagli agli organici del personale docente ed Ata".

"Lo sciopero di lunedì 14 - ha concluso Ricciato - è, pertanto a difesa dei diritti del personale della scuola. Il Governo deve sapere che la categoria non è disposta a cedere né a false promesse né a lusinghe e che l'azione di protesta continuerà fino a quando non saranno reperite le risorse economiche indispensabili al rinnovo del contratto ed alla riqualificazione dell'offerta formativa".