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SIN COBAS: Comunicato Stampa 8 ottobre 2002
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1. SIN COBAS: Comunicato Stampa 8 ottobre 2002
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LA MANNAIA DELLA FINANZIARIA 2003 SUGLI ATA LICENZIAMENTI PER GLI ATA FUORI RUOLO, AUMENTO DEL LAVORO PER CHI RESTA

I tagli previsti dalla Finanziaria 2003 nel settore della scuola (cifre del Governo e quindi suscettibili di ulteriori aumenti) per il personale ATA: MENO 10 MILA tra collaboratori scolastici e personale amministrativo della scuola nei prossimi tre anni (pari al 6%) rispetto agli organici 2002-2003 fissati in circa 160.000 dipendenti; MENO 700 tra amministrativi e ausiliari utilizzati presso i Distretti scolastici. Verranno rimandati nelle loro sedi scolastiche. 1800 ATA (in prevalenza coll. scolastici) collocati fuori ruolo “cessano il 31 agosto 2003”.

LICENZIATI PERCHE’ HANNO PROBLEMI DI SALUTE!

Non sarà più possibile collocare fuori ruolo per inidoneità il personale ATA. Le scuole possono deliberare l’appalto dei servizi di pulizia. In questo caso si riduce in percentuale la dotazione organica dei collaboratori scolastici (da stabilire con decreto). L’ulteriore spinta verso l’appalto delle pulizie produrrà un aumento del personale con condizioni salariali e normative inferiori a quelle del contratto scuola (dipendenti di cooperative, ex Lsu ecc.) provocando ulteriori divisioni tra i vari lavoratori funzionali solo a chi, come la Moratti, vuole via via peggiorare le condizioni di tutti. Le economie derivanti da questi tagli verrebbero utilizzate per incrementare il trattamento accessorio del personale ATA. In pratica i lavoratori che rimangono avrebbero qualche beneficio dall’espulsione dei loro colleghi fuori ruolo e dalla riduzione degli organici. Una modalità ignobile per contrapporre tra loro gli ATA della scuola pubblica. Questi tagli si aggiungono a quelli già operati nelle finanziarie degli anni precedenti e avranno come risultato un ulteriore aumento dei carichi di lavoro del personale che avrà la “fortuna” di rimanere nella scuola e il peggioramento della qualità oltre che della quantità del servizio pubblico. Basti pensare alla situazione di carenza di personale che già oggi esiste in particolare nelle scuole materne ed elementari oltre alle limitazioni con cui viene sostituito il personale assente per malattia o aspettativa per capire quale disastro produrranno questi provvedimenti se non saranno fermati dalla mobilitazione dei lavoratori della scuola. L’ipocrisia delle dichiarazioni fatte all’indomani di episodi di cronaca quali quello appena avvenuto nel bresciano (omicidio di una studentessa) sull’importanza che la scuola dovrebbe avere nella formazione dei giovani viene smascherata dai fatti: da una parte il Governo aumenta le spese militari e dà la propria disponibilità a investire denaro e soldati per la guerra contro l’Iraq e dall’altra riduce le spese sociali e gli investimenti per migliorare la qualità della scuola pubblica. Questa è la politica di pace che la Moratti vuole diffondere nella scuola? Ma la finanziaria non colpisce solo gli ATA della scuola. Stessa sorte tocca anche al personale docente, a tutti dipendenti pubblici e privati che si vedranno aumentare tariffe e costi dei servizi. Milioni di lavoratrici e lavoratori dipendenti aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Quale migliore risposta ad un attacco così generalizzato che uno SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE. PER QUESTO IL S.IN. COBAS, INSIEME AD ALTRI SINDACATI DI BASE, HA DECISO DI PROCLAMARE LO SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE (SCUOLA COMPRESA) il 18 ottobre SCIOPERO SI’ MA QUANDO, COME E PERCHE’? NOI SCIOPERIAMO IL 18 OTTOBRE GILDA, CISL, UIL e SNALS invitano i lavoratori della scuola a scioperare da soli il 14 ottobre. Non siamo d’accordo perché pensiamo che serva uno sciopero generale di tutte le categorie ma anche perché non condividiamo le loro proposte contrattuali per quanto riguarda il personale della scuola. Cosa chiedono infatti questi sindacati? GILDA: gli ATA non li riconsidera proprio anzi vorrebbe addirittura “sganciarli” dal contratto unico del personale della scuola e lasciarli al loro destino. Loro pensano solo al ruolo unico dei docenti e gli altri dipendenti della scuola possono andare al diavolo. CISL,UIL e SNALS: sono i responsabili, insieme alla CGIL naturalmente, dei contratti a perdere per ATA e insegnanti degli ultimi anni. Sono quelli che hanno firmato il contratto che ha introdotto le funzioni aggiuntive per gli ATA con i conseguenti danni prodotti invece di riconoscere a tutto il personale un incremento salariale che riconoscesse le nuove funzioni che venivano loro richieste nella scuola. Sono i responsabili della firma di un accordo che ha trasferito, senza alcuna consultazione, circa 70.000 ATA dagli enti locali allo Stato con danno salariale di alcuni milioni di vecchie lire a causa della perdita della produttività non compensata nemmeno dal riconoscimento dell’anzianità effettivamente maturata. (E proprio per rivendicare il diritto al riconoscimento dell’anzianità maturata il S.in.Cobas ha avviato e sostenuto cause legali in tutta Italia). E ora hanno pure il coraggio di chiedere agli interessati di scioperare? La CGIL invita allo sciopero generale il 18 ottobre. Le responsabilità che la CGIL ha sono le stesse di CISL, UIL e SNALS con una differenza: non ha firmato il Patto per l’Italia, un accordo che oltre ad attaccare l’art. 18 dello statuto dei lavoratori (contro i licenziamenti senza giusta causa) introduce, tra l’altro, nuovi elementi di precarizzazione del mercato del lavoro rendendo sempre più “improbabile” il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Non ci nascondiamo il fatto che la posizione più “battagliera” della CGIL è legata al fatto che al Governo c’è Berlusconi e che quando c’era il centro-sinistra ha fatto “ingoiare” ai lavoratori accordi che ne hanno peggiorato le condizioni di vita, ha accettato pesanti limitazioni al diritto di sciopero, ha condiviso e purtroppo continua a condividere l’introduzione dell’autonomia scolastica e della parità tra scuola pubblica e privata che ci ha portato all’attuale disastro. Tuttavia oggi la CGIL comincia a dire cose alcune delle cose che fino a ieri dicevamo solo noi, ovvero che prima di firmare qualsiasi accordo i lavoratori devono votarlo nelle assemblee, che gli aumenti salariali proposti sono insufficienti (certo loro si accontenterebbero dell’1% in più mentre noi crediamo che nemmeno l’inflazione reale registrata dall’ISTAT sia sufficiente a recuperare il potere d’acquisto perso in questi anni grazie ai loro accordi legati all’inflazione programmata), che l’attacco è generale è generale deve essere la risposta. Molto distanti sono quindi le nostre posizioni da quelle delle CGIL ma i pur timidi cambi di posizione non possono che farci piacere. Per questo sciopereremo nella stessa giornata ma sui nostri obiettivi, quelli che in questi anni, con coerenza e a prescindere dal governo in carica, abbiamo sempre sostenuto: -Per un contratto che preveda consistenti aumenti salariali, che portino i nostri salari a livello dei salari europei -Per la reintroduzione di un meccanismo automatico di scala mobile che unifichi i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici e privati -Contro l’aumento delle spese militari e la guerra di Busch e Berlusconi -Contro la precarietà del lavoro e le differenze salariali a parità di lavoro -Per il riconoscimento dell’anzianità agli ATA ex enti locali -Contro la finanziaria, i tagli nella scuola e nei servizi, il licenziamento dei malati! -Per l’abolizione delle funzioni aggiuntive e il riconoscimento delle nuove funzioni richieste agli ATA nelle scuole Per dare una forte risposta alla Moratti, al Governo e alla Confindustria ma anche un chiaro segnale che della politica sindacale fatta in questi anni da CGIL-CISL-UIL e SNALS ne abbiamo piene le tasche e vuoti i portafogli invitiamo tutti/e a partecipare allo sciopero e alle MANIFESTAZIONI insieme ai sindacati di base
Per informazioni sulle manifestazioni rivolgersi alla sede Sede nazionale : via Ettore Ponti 40 - 20143 Milano / tel. 02.89159171 - fax 02.89190528 / e-mail sincobas@libero.it i


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Date: 08 Oct, 2002 on 07:46
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