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UNICOBAS: Comunicato Stampa 7 ottobre 2002
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1. UNICOBAS: Comunicato Stampa 7 ottobre 2002
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SCUOLA: L’UNICOBAS CONFERMA LO SCIOPERO GENERALE DEL 14 OTTOBRE CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE: CIRCONDEREMO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DALLE 10.00 DI MATTINA

L’Unicobas conferma lo sciopero generale della scuola proclamato per lunedì 14 Ottobre, con manifestazione nazionale sotto il Ministero dell’Istruzione, V.le Trastevere, Roma, che verrà assediato da tutta Italia dalle 10 di mattina. L’Unicobas è l’unica organizzazione che porterà a Roma migliaia di docenti ed ATA nella giornata del 14: gli altri (CISL, UIL e SNALS), a dimostrazione che non credono nella categoria, in una giornata così importante sembrano aver paura di confrontarsi con la piazza. Solo la Gilda ha partorito il topolino di un sit-in a Montecitorio, preferendo isolarsi anziché aderire al nostro appello per una manifestazione comune.
Lo sciopero del 14 Ottobre è l’unico praticabile, dopo il pronunciamento della Commissione di Garanzia che, richiamando la legge sugli scioperi ed il divieto di proclamare ed effettuare astensioni dal lavoro che non rispettino un intervallo di 10 giorni dagli scioperi di altri sindacati, ha dichiarato illegittimo per la scuola lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 18 Ottobre dopo che la Gilda aveva indetto quello del 14. La CGIL è scivolata su di una buccia di banana ed ore è inutile che si ostini a riproporre ancora in modo maniacale la stessa data: sa benissimo che nessuno aderirà al 18, con il rischio di sanzioni disciplinari e multe che possono arrivare ai 500 euro per scioperante. L’Unicobas invita la CGIL Scuola a ripensare su di una data che produrrebbe un fiasco totale. Questo fallimento sarebbe il più gradito regalo al Governo. Scioperino invece il 14 e vengano con noi sotto il Ministero. E facciano autocritica per norme liberticide che hanno caldeggiato ai tempi dei governi precedenti, volute per colpire il sindacalismo alternativo e che ora gli si ritorcono contro. Le motivazioni dello sciopero generale intercategoriale sono valide anche per noi e le riprendiamo nella giornata del 14, a cominciare dalla denuncia dell’inaccettabile tentativo di modificare l’art. 18 Statuto dei Lavoratori.
Lo sciopero del 14, ha peraltro la caratteristica positiva di riportare fortemente l’attenzione anche sullo specifico scuola, un settore particolarmente colpito, in primis contro le disposizioni della Legge Finanziaria: ulteriore eliminazione di scuole, un’altra falcidia di posti ATA dopo il blocco delle assunzioni che ha già colpito decine di migliaia di docenti precari e migliaia di amministrativi, la “rottamazione professionale” degli insegnanti in esubero (il rifiuto della quale imporrebbe il licenziamento); la rarefazione degli insegnanti di sostegno ed il taglio dei bidelli. Di quali “aumenti stellari” si parla? Tremonti vuole risparmiare sulla scuola destinando solo una mancia per il contratto scaduto a dicembre 2001: una cosa del genere è assolutamente improponibile in un Paese che spende una percentuale del P.I.L. inferiore a qualunque altro nell’Unione Europea e che paga gli insegnanti persino meno del “regime Hyundai” della Corea del Sud. I fondi stanziati non bastano neanche per coprire l’inflazione reale, che, ben oltre quanto detto dall’ISTAT, è intorno al 5%. Poi la spada di Damocle della controriforma Moratti, con il salto indietro e la riduzione degli insegnanti dovuti al “maestro prevalente” e tuttologo, l’attacco al tempo pieno e al tempo prolungato, il ritorno al mero addestramento professionale ed il regalo fatto all’impresa dello “studente in affitto” come mano d’opera a costo zero (anticipazione della riforma nella regione Trentino per gli Istituti Professionali), la trasformazione di parte delle scuole dell’infanzia in succursali degli asili nido (ingresso anticipato a 2 anni e mezzo).
Infine, se è pienamente legittimo battersi contro il patto sottoscritto con il Governo anche da CISL e UIL, per non far passare le previste modifiche all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, non di meno è imprescindibile ricordare la lotta del sindacalismo di base contro il monopolio del diritto ad indire assemblee in orario di servizio, assegnato vergognosamente a CGIL, CISL e UIL in dispregio dell’art. 20 della medesima legge. Regalo che le tre Confederazioni hanno gradito moltissimo, tanto che nei contratti da loro sottoscritti addirittura negano le assemblee in orario di servizio alle Rappresentanze Sindacali elette nelle altre liste.
Per quanto riguarda tutti i settori lavorativi oltre la scuola, la CIB Unicobas conferma invece lo sciopero generale per il giorno 18 Ottobre.

Stefano d’Errico
(Segretario Generale)

INVITO A CONFERENZA STAMPA: SABATO 12 OTTOBRE ALLE H. 13.00, SUGLI SCIOPERI DEL 14 E 18 OTTOBRE E SULLA POLITICA SOCIALE E SCOLASTICA DEL GOVERNO SI TERRA’ UNA CONFERENZA STAMPA DELL’UNICOBAS PRESSO L’HOTEL KURSAAL, V. ISABELLA DI CASTIGLIA – OSTIA


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Date: 07 Oct, 2002 on 18:14
UNICOBAS: Comunicato Stampa 7 ottobre 2002
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