Riunione del 24 settembre 2002 dell’organismo di conciliazione e raffreddamento ai sensi della Legge 146/90 e successive modificazioni

DICHIARAZIONE DA INSERIRE A VERBALE

Sentita la Parte Pubblica in merito alla piattaforma presentata con nota del 23/9/2002, in relazione agli organici docenti ed ATA, alle politiche del reclutamento dei docenti, degli ATA e dei dirigenti scolastici, alle politiche contrattuali ed al piano finanziario pluriennale, lo SNALS dichiara che non esistono le condizioni per poter conciliare e, di conseguenza, proclama lo sciopero di tutto il personale della scuola.
Il decreto legge del 20/9/2002 “Misure urgenti per scuola, università, Alta Formazione Artistica e Musicale” e la bozza di legge finanziaria 2003 tagliano pesantemente gli organici, estendono l’esternalizzazione, riducono drasticamente posti di lavoro, annullando ogni prospettiva occupazionale, senza peraltro dare alcuna assicurazione sul reclutamento di docenti, ATA e dirigenti.
Il Governo, soprattutto, non garantisce in materia contrattuale né un equo recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni, né risorse aggiuntive in relazione alle nuove responsabilità ed ai maggiori oneri del personale, annullando così ogni concreta prospettiva per il rinnovo contrattuale.

Comunicato stampa del 24 settembre 2002
“Gli esiti largamente deludenti del tentativo di conciliazione, svoltosi oggi al MIUR, a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione proclamato dallo Snals, in relazione al decreto legge del 20 settembre 2002 riguardante la scuola e alle ipotesi di legge finanziaria per il 2003, hanno indotto lo Snals a proclamare lo sciopero del personale della scuola”.
Lo ha dichiarato il Segretario Generale dello Snals, prof. Fedele Ricciato.
“Le politiche del personale, sia per quanto riguarda i tagli degli organici, sia per il mancato reclutamento in ruolo; le politiche contrattuali che non assicurano nemmeno il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni e negano ancora una volta la definizione del piano pluriennale delle risorse finanziarie aggiuntive; le scelte non condivise in materia di riforme strutturali che hanno portato ai gravi ritardi nell’iter parlamentare e a discutibilissime sperimentazioni – ha concluso Ricciato – hanno contribuito a far maturare nella categoria gravi disagi che lo Snals ha colto e condiviso proclamando una giornata di sciopero”.
Il Comitato Centrale dello Snals, convocato d’urgenza, stabilirà data e modalità.