In occasione dell’odierna audizione del Ministro Moratti in Senato, l' APEF e il CNSS ritengono necessario richiamare l'attenzione delle forze politiche e sociali sull'importanza e la novità che le Scuole di Specializzazione (SSIS) rappresentano per la nostra Scuola.
Per la prima volta in Italia si è avviato, con le SSIS, un canale di formazione e di selezione dei docenti al pari di quanto, già da anni, avviene in Europa.
A fronte delle recenti campagne di denigrazione e di disinformazione nei confronti dei docenti specializzati, è necessario ricordare che le SSIS costituiscono, al momento, l'unica garanzia di qualità per la formazione della professionalità docente, e dovrebbero avviarsi ad essere il solo canale mediante cui accedere alla professione.
Al Ministro, che ha mostrato di condividere nei fatti questo tipo di impostazione, e alle forze politiche, APEF e CNSS chiedono:
1) di incrementare nelle SSIS, la presenza e il contributo dei Docenti della scuola secondaria rispetto a quella dei Docenti universitari;
2) di programmare attentamente gli accessi, in base al fabbisogno di docenti, sia per distribuzione geografica che per classi di concorso;
3) di introdurre retribuzioni per gli specializzandi, anche per rendere appetibili le classi di concorso tecnico-scientifiche nelle quali si riscontra una enorme difficoltà di reperimento di docenti;
4) di evitare di ricorrere in futuro alle deprecabili sanatorie e ai mega-concorsi;
5) di procedere alla automatica immissione in ruolo degli specializzati, una volta concluso il biennio SSIS;
6) di evitare di rimandare sine die, al solo scopo di risparmiare sulla spesa pubblica, le immissioni in ruolo per la copertura della totalità delle cattedre disponibili, per impedire la formazione di nuovo precariato e per garantire, quindi, qualità dell’insegnamento.
APEF e CNSS ricordano che a tutt’oggi, purtroppo, mentre si avvia il IV biennio SSIS, ancora nessuno specializzato ha potuto spendere il suo titolo per l'ingresso in ruolo.

Roma, 17 Settembre 2002