Nei prossimi giorni, con tutta probabilità, saranno rimossi 15 Direttori generali regionali su 18 attualmente in servizio.

L’occasione, fornita dall’applicazione della legge Frattini, sarà utilizzata anche per depotenziare i livelli regionali del Ministero dell’Istruzione, scelta utile a favorire, da un lato, la centralizzazione delle decisioni al Ministero, dall’altro, spianare la strada alla devolution alle Regioni di tutte le competenze sull’istruzione.

A livello centrale, mentre la struttura organizzativa del Ministero rimane la stessa non essendo stata conclusa alcuna riorganizzazione, si vogliono rimuovere almeno 4 Direttori su 7 in servizio.

L’unico criterio che emerge con chiarezza nella compilazione delle liste è che i Direttori rimossi non vengono considerati sufficientemente fedeli agli attuali indirizzi politici.

Siamo di fronte a provvedimenti inaccettabili: governare una Pubblica Amministrazione è una cosa molto diversa dal governare un’azienda.

Roma, 13 settembre 2002