I punti del confronto:

Avvio sperimentazione
Restano le perplessità di una sperimentazione decisa ad agosto per settembre.
Non garantisce l’effettivo coinvolgimento degli insegnanti.

Rigidità del modello di sperimentazione
E’ stata data dal ministero una disponibilità a introdurre nella bozza di decreto dei correttivi per favorire la decisione flessibile delle scuole.

Personale e organizzazione
Per quanto attiene all’utilizzo del personale e alle ricadute sull’organizzazione del lavoro il Miur ha garantito l’osservanza delle norme ontrattuali.
Su questo punto ci sarà un nuovo incontro con i sindacati prima dell’emanazione del decreto.

Il confronto con l’Anci
E’ stata confermata la prosecuzione del confronto con l’Anci per quanto riguarda la sperimentazione nella scuola dell’infanzia.

Anticipo
- Non si riaprono le iscrizioni. Si farà riferimento ai bambini già iscritti alla scuola dell’infanzia.
- Per la scuola dell’infanzia la sperimentazione si farà là dove non ci sono liste di attesa per le iscrizioni.
- Per la scuola elementare dovrebbe essere data maggiore flessibilità al numero di ore dell’insegnante con il maggior numero di ore di insegnamento
- La contemporaneità sarà assorbita dalla sperimentazione.

Adesione alla sperimentazione
Condizione per l’adesione alla sperimentazione nelle singole scuole sarà la delibera degli organi collegiali della scuola.

Insegnanti&sperimentazione
Nei gruppi di monitoraggio e di supporto è prevista la presenza degli insegnanti.

Intese regionali
Per la sperimentazione relativa ai nuovi modelli di istruzione e formazione (conseguente alle intese del Governo con i presidenti di 5 Regioni) è previsto un incontro nei prossimi giorni.

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La sperimentazione non è un sondaggio di opinione - ha detto Massimo Di Menna al termine dell’incontro di oggi al Miur - e richiede forte attenzione per i tempi delle scuole.

Restano - ha aggiunto Di Menna - forti perplessità su una sperimentazione decisa ad agosto per settembre. La nostra richiesta è stata chiara: occorre rendere meno rigido il modello di sperimentazione e più rispondente alle specifiche determinazioni del collegio dei docenti.
Ci sono già - ha continuato Di Menna - positive innovazioni didattiche e organizzative in molte scuole. Queste devono trovare pieno riconoscimento e attenzione.

Verificheremo - ha puntualizzato Di Menna - sulla base del nuovo documento che il ministro si è impegnato a predisporre, quali saranno le effettive modalità della sperimentazione.

Roma, 6 settembre 2002