In occasione dello sciopero generale nazionale del 16 aprile 2002, promosso da tutte confederazioni sindacali in difesa dell’articolo 18 e del sistema di garanzie per il mantenimento del posto di lavoro, la GILDA espresse la solidarietà con i lavoratori e lasciò ai docenti la libertà di aderire rispondendo alla propria coscienza.
Oggi, a poco più di un mese di distanza, le condizioni non sono mutate: il nodo delle garanzie per il mantenimento del posto di lavoro non è certo risolto, il governo intende mantenere la volontà di modificare l’art. 18, le preoccupazioni dei lavoratori rimangono tutte. L’unica cosa diversa è la mancanza di unità nelle confederazioni sindacali.
La Direzione provinciale della GILDA di Milano per lo sciopero del 20 giugno 2002 esprime la stessa solidarietà manifestata il 16 aprile 2002.
Occorre però fare notare che i docenti sono nei fatti esclusi dalla possibilità di scioperare: sono (tranne nelle scuole materne) tutti impegnati con gli esami.
La stessa CGIL lombarda, che ha dichiarato lo sciopero, ricorda che i docenti impegnati in sede di esame non possono scioperare.
Ci sentiamo in dovere di ricordare che espressamente nel contratto dei docenti le confederazioni sindacali (CGIL, CISL, UIL) hanno accettato pesanti limiti al diritto di sciopero dei docenti rendendo impraticabile ogni azione di lotta durante gli scrutini e gli esami, anche una limitata azione di sciopero viene impedita.
Per combattere queste gravi limitazioni la GILDA ha lottato e si è anche assunta la responsabilità di non firmare gli ultimi due contratti.
Considerato che si sta per aprire la trattativa per il nuovo contratto dei docenti intendiamo ricordare alla CGIL che questa è la sede per ridefinire il diritto di sciopero dei docenti che con l’attuale normativa è nullificato.

Milano 18 giugno 2002

La Direzione provinciale della GILDA degli insegnanti