Forti proteste sugli esami
Comunicato stampa di Enrico PaniniPer la prima volta da decenni gli esami di stato iniziano fra proteste.
Contro la (contro)riforma degli esami di stato e l’attacco alla loro dignità di lavoratori migliaia di commissari e di presidenti hanno inviato, in questi giorni, lettere di protesta al Ministro.
Domani tanti di loro andranno a scuola con un simbolo che testimonierà del loro alto senso di responsabilità verso gli studenti e verso la scuola pubblica e, contemporaneamente, della loro contrarietà a quanto accaduto.
Infatti, gli esami di Stato, secondo la nuova formula, avvengono con ... lo sconto.
Lo sconto riguarderà la qualità, nonostante l’impegno degli studenti e la professionalità dei componenti le commissioni, perché essere esaminati dai propri insegnanti cambia profondamente il senso della prova finale.
Lo sconto riguarderà il pagamento dei componenti le commissioni: un compenso incrementato con solo una parte dell’inflazione dovuta e che sarà percepito …. fra alcuni anni.
Uno sconto maggiore si sta già profilando grazie a quanti si apprestano a chiedere che, conseguentemente alle nuove modalità introdotte con la Finanziaria, il titolo di studio finale perda la sua validità legale così, finalmente, statale e privato pari saranno!
Gli unici che non faranno sconti saranno i gestori dei diplomifici!
Anzi, essi sono già stati premiati: dalle facilitazioni che derivano per loro dalle nuove regole, da parità riconosciute a iosa, con preoccupanti addensamenti in alcune regioni, e senza un serio piano di controlli e verifiche circa la veridicità delle dichiarazioni dei gestori, da tante iscrizioni facilmente attirate da promesse di sicura promozione.
Roma, 18 giugno 2002
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