Come da copione il Governo si appresta ad effettuare pesanti tagli ai compensi previsti per i commissari agli esami di maturità.Ricordiamo che nella prima stesura della Finanziaria il compenso era stato addirittura depennato (dopotutto l'intera manovra era all'insegna del risparmio)
Grazie alla mobilitazione della categoria Ministero e sindacati concertativi (che peraltro avevano svenduti in cambio i principi: taglio organici, contratto "cannibale" autofinanziato dai tagli, esami di maturità con commissioni solo interne e conseguente diritto alle private di promuovere senza controllo) il principio del compenso era stato
mantenuto con uno stanziamento inadeguato.
Riceviamo oggi (23/5) l'annuncio sindacati istituzionali confederali che lamentano il pesante taglio delle risorse e minacciano sfracelli. La CGIL vanta la propria "opposizione" alla finanziaria.
Vale la pena di ricordare che ha sottoscritto l'accordo truffa del 5 febbraio che ipoteca pesantemente il nuovo contratto ad "aumenti" inferiori all'inflazione reale e che, sulla base di questo accordo, che le garantiva il mantenimento della concertazione, ha, assieme a CISL, UIL e SNALS, ritirato lo sciopero del 15 febbraio contro la legge finanziaria stessa mentre il sindacalismo di base manteneva lo sciopero e la mobilitazione.
L'obiettivo futuro del Ministero è con ogni evidenza quello di assimilare l'esame di maturità a quelli delle elementari e medie: rapidi e soprattutto gratis per il personale.
La CUB Scuola invita i colleghi a denunciare con forza questa ulteriore truffa ed a organizzare nelle scuole forme di agitazione per ottenere, almeno, un'equa retribuzione del lavoro aggiuntivo che ci è stato imposto.
Per la CUB Scuola
Cosimo Scarinzi
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