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GILDA: Comunicati 9 maggio 2002
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1. GILDA: Comunicati 9 maggio 2002
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Incontro Gilda - Moratti.

Roma, 9 maggio 2002.

Nel corso dell'incontro con il Ministro Moratti, sono state affrontate numerose questioni legate alla situazione contrattuale.

Primo punto trattato è quello relativo all'area contrattuale separata per il personale docente, condizione necessaria per la Gilda degli Insegnanti per poter avviare un contratto di mutamento e quel necessario processo di valorizzazione docente da troppo tempo rimasto solo nelle formule verbali. Il ministro Moratti ha dichiarato la sua piena disponibilità a mantenere l'impegno da lei assunto pubblicamente e a risolvere con i tempi tecnici necessari gli attuali impedimenti tecnico-normativi che da un lato impediscono un intervento per via legislativa (accordo governo-sindacati del 5 febbraio), dall'altro legano la rappresentanza sindacale ad un mix tra iscritti e voti RSU attualmente indistinguibili.

Si prospetta la possibilità , sulla quale vi è stata intesa con il ministro, di arrivare, ove non si riesca per altre vie, a elezioni separate docenti-non docenti alle prossime RSU. Intanto fin dal prossimo contratto scuola saranno nettamente distinti i momenti della contrattazione tra docenti e non docenti, sulla questione vi è anche uno specifico impegno del ministro Frattini a definire tale obiettivo fin dalla formulazione dell'atto di indirizzo. Saranno in sostanza definiti non solo momenti e tempi diversi di contrattazione, ma gli stessi istituti contrattuali dovranno essere marcatamente differenti.

Sui tempi di apertura del contratto scuola, scaduto ormai da 5 mesi, sono venute assicurazioni in ordine ad un'apertura a breve, entro i primi di giugno, quando l'ARAN dovrebbe avere il via per la convocazione delle Organizzazioni sindacali rappresentative.

La Gilda degli Insegnanti intanto ha chiesto formalmente l'applicazione delle norme relative alla indennità di vacanza contrattuale esplicitamente prevista dal contratto.

Nessuno spiraglio invece sulla questione delle risorse necessarie per il contratto. Ad una attenta ricognizione non solo delle risorse esistenti ma anche degli impegni contenuti nella legge di riforma degli ordinamenti, appare chiaro che siamo in presenza di cifre modestissime. La situazione potrebbe cambiare decisamente se il governo individuasse, attraverso una precisa volontà politica, risorse aggiuntive da destinare al contratto della scuola e agli stipendi dei docenti italiani. Il ministro è stato su questo molto elusivo. In definitiva i soldi attualmente disponibili sono quelli destinati in finanziaria a tutto il pubblico impiego e ancora indistinti e quelli individuati dall'accordo del 5 febbraio governo-confederali per il recupero dell'inflazione che assommano al massimo a 15-16 euro lordi al mese. Con queste premesse il contratto avrà vita molto difficile, l'obiettivo della Gilda, ampiamente condiviso, delle retribuzioni europee, ha bisogno di risorse importanti che non possono essere certo quelle della "riqualificazione della spesa". Non basteranno nemmeno quelle ottenibili attraverso il recupero di tutte quelle somme attribuite ai fondi d'istituto attualmente sperperate con la logica dell'aggiuntivo in una miriade di progetti spesso inutili.

In ogni caso andranno definiti tempi contrattuali certi attraverso i quali pervenire allo stipendio europeo. Se le condizioni di questo percorso non verranno chiaramente individuate e definite si innescheranno necessari meccanismi di mobilitazione generale della categoria.

Sul tema delle carriere, nodo complesso del prossimo contratto, la GILDA ha riaffermato la propria disponibilità a confrontarsi anche sul piano tecnico e del merito. E' emersa la necessità di costituire una commissione mista con i sindacati che affronti le problematiche connesse ad eventuali percorsi di carriera. La Gilda non ha mancato comunque di riconfermare 3 elementi irrinunciabili perché si avvii qualsiasi ipotesi di carriera per i docenti:

retribuzioni europee per tutti;

carriere fondate sull'insegnamento, cuore della professione, e non su altre presunte competenze e funzioni;

carriere che non costituiscano elementi di gerarchizzazione all'interno della categoria docente.

In coda all'incontro la Gilda ha posto precise richieste in ordine alla definizione immediata delle risorse disponibili per i commissari di esame. Il malumore generale tra i docenti va crescendo e potrebbe esplodere in forme legittime di protesta se non verranno determinati a breve i loro compensi per il lavoro straordinario che dovranno affrontare.

Il Coordinatore Nazionale
prof. Alessandro Ameli

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Audizione Gilda al Senato.

Roma, 9 maggio 2002

Una delegazione della Gilda degli Insegnanti ha partecipato oggi al Senato ad un'audizione presso la VII Commissione Istruzione e cultura presieduta dal Sen. Asciutti.

La Gilda ha rappresentato il proprio motivato dissenso rispetto ai seguenti metodi e contenuti della proposta di riforma:

L'utilizzo dello strumento della delega che preclude il necessario ampio dibattito;
I tagli impliciti nella riforma che preconizzano un "autofinanziamento" della stessa;
La biennalità nella valutazione degli alunni che mortifica docenza e apprendimenti;
La non equiparazione della durata degli studi dell'istruzione professionale (quadriennale) a quella dei licei (quinquennale) e il pericolo insito nella regionalizzazione;
Le ambiguità formative/lavorative nell'alternanza scuola-lavoro prevista per il curricolo dell'istruzione e della formazione professionale;
L'aumento dei carichi burocratici e l'interferenza nella didattica insita nel sistema di valutazione nazionale;
La possibilità di anticipo dell'iscrizione alla Scuola dell'Infanzia;
La possibile compressione generalizzata del tempo scuola obbligatorio;
La costituzione di commissioni solo interne per l'esame di stato;
Le questione inerenti la carriera dei docenti e il loro reclutamento.
E' stato invece valutato positivamente:

Il percorso di 13 anni dell'istruzione con l'articolazione 5+3+5
La conferma della Scuola Media, la sua funzione anche orientativa e il mantenimento/rafforzamento del suo profilo curricolare disciplinare;
La rivalutazione della Scuola dell'Infanzia;
Lo stretto collegamento tra l'anno terminale e quello iniziale dei diversi cicli scolastici;
Le pari opportunità di accesso agli studi post-secondari (Università-IFTS) a prescindere dal canale di istruzione secondaria scelto;
La volontà di ridare, superando le scorie demagogiche del "successo formativo", dignità e prestigio all'istituzione-scuola valutando con rigore debiti formativi e comportamentali.

Gilda degli Insegnanti


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Mail: redazione@edscuola.com
Date: 10 May, 2002 on 00:28
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