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UNICOBAS: Comunicato Stampa 15 aprile 2002
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1. UNICOBAS: Comunicato Stampa 15 aprile 2002
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DOMANI SCIOPERO: L’UNICOBAS MANIFESTERA’ AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE (h. 10.00). OCCORRE UNA MANIFESTAZIONE SEPARATA ANCHE PER DENUNCIARE L’ACCORDO-TRUFFA SIGLATO DAI CONFEDERALI. NON C’E’ SOLO LA (GIUSTA) PROTESTA CONTRO LA REVISIONE DELL’ART.18. NO ALLA CONTRORIFORMA MORATTI. NO AL DECRETO TAGLIACLASSI (ELIMINAZIONE DI 46.500 DOCENTI IN 3 ANNI). CONTRATTO EUROPEO ED ORDINE PER I DOCENTI.

La Moratti ed il Governo mentono sapendo di mentire: mentre affermano che la riforma avverrà senza tagli e di non voler toccare il tempo pieno, già con la formazione degli organici licenziati in questi giorni dimostrano il contrario. Il taglio di 46.500 docenti sta già attuandosi tramite l’attacco al tempo pieno delle elementari ed al tempo prolungato delle medie: così si cerca di deviare le iscrizioni verso le scuole private. Inoltre la qualità del sistema formativo pubblico viene pesantemente attaccata tramite un accorpamento selvaggio delle classi sotto i 25 alunni. Questo determina non solo la rimessa in discussione delle operazioni di trasferimento dei docenti ma anche l’eliminazione della continuità didattica, facendo saltare gli insegnanti che hanno seguito le classi sino ad oggi in omaggio ad una politica di mero risparmio volta allo smantellamento del diritto allo studio.
Il testo della riforma Moratti, oggi in discussione, è assolutamente inaccettabile. Prima vergogna fra tutte il doppio percorso formativo, con il ritorno al mero addestramento. Questo in ordine agli istituti professionali ridotti a scuola di serie b (4 anni) e senza un diploma “vero”, riconosciuto solo a livello regionale, primo elemento di delegificazione del titolo di studio. Istituti in più sottoposti, con la regionalizzazione (possibile anche per gli organici), alle incognite di appetiti e clientele degli enti locali ed a nuove disparità per l’allestimento di supporti scolastici fra regioni ricche e povere. Ecco il disegno perverso: affidamento degli studenti all’impresa, con la scuola a fare da spettatore, adibita a registrare nel curricolo l’apprendistato presso terzi. Né il quinto anno (opzionale) risolverebbe il problema di un percorso “proletario differenziale”. Incombe la riduzione del tempo scuola e delle materie. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, sarebbe molto più conseguente l’ingresso nell’obbligo dell’ultimo anno della stessa, anziché l’anticipazione dell’età d’ingresso a 2 anni e mezzo. Che dire infine delle “valutazioni” dell’istituto “INVALSI”? E’ paradossale che, dopo la clamorosa bocciatura del concorsone per docenti di berlingueriana memoria, si propongano di nuovo quiz e standard formativi - abbandonati 20 anni fa da Canada e USA perché responsabili dell’omologazione in basso delle competenze degli studenti - per valutare le scuole e che sempre a quiz calati dall’alto debbano venire informate le prove relative al passaggio fra i vari segmenti dei corsi di studio, sottomettendo la libertà di insegnamento a diktat burocratico-ministeriali.
Gli altri motivi di malessere risiedono negli esami farsa per le scuole paritarie, nel taglio delle opportunità di lavoro per i precari che la Moratti vuole ottenere trasformando i docenti di ruolo in tappabuchi per le supplenze.
Né l’accordo truffa siglato dai Confederali può venire accettato. Si tratta dell’elemosina di 120.000 lire nette: 70.000 per i “meritevoli” e solo 50.000 pensionabili, che arriveranno presumibilmente a fine 2003. Neanche il recupero dell’erosione inflattiva! Ed incombe una riforma aziendalista degli organi collegiali della scuola: nulla a che fare con una comunità educante. Vogliono imporci logiche impiegatizie e codici deontologici ministerial-clericali: ribadiamo che un vero cambiamento d’indirizzo si realizzerà solo quando ai docenti verrà riconosciuto l’ordine professionale, quando la scuola verrà portata fuori dal pubblico impiego e le verrà riconosciuto uno stipendio europeo. Per questo l’Unicobas ha proclamato lo sciopero dell’intera giornata per il 16 Aprile, con manifestazione nazionale a Roma e propone a tutti i sindacati del settore una specifica manifestazione per la scuola in quella giornata sotto il Ministero dell’Istruzione.

Stefano d’Errico (Segretario nazionale)


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Date: 15 Apr, 2002 on 18:43
UNICOBAS: Comunicato Stampa 15 aprile 2002
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