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UIL: Comunicato Stampa 26 marzo 2002
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1. UIL: Comunicato Stampa 26 marzo 2002
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Per dare risposte agli insegnanti occorrono più soldi e meno burocrazia

Provvedimenti a pioggia
Nelle scuole italiane ne arriva più di uno al giorno
Intanto tra carte e burocrazia il contratto è scaduto da mesi

Negli ultimi sette mesi il ministero dell’istruzione ha emanato 252 provvedimenti

Note 94
Circolari 58
Decreti ministeriali 32
Informative 16

A completare il quadro della produzione normativa del ministero ci sono 52 provvedimenti tra: lettere circolari, direttive, avvisi, ordinanze, regolamenti, comunicazioni di servizio, intese, accordi, pareri, contratti, leggi, decreti legge e decreti del presidente della Repubblica.

Totale ‘circolari’ 252
Giorni lavorativi (sabato compreso) 168
Media al giorno 1,50
(Dati al 21 marzo 2002)

In dieci anni sono stati emanati 4.860 ‘circolari’.
E’ confermata quindi, anche quest’anno, la media costante di 1,33 circolari al giorno

Troppa burocrazia - spiega Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola - che si aggiunge alle tante carte inutili, che nessuno legge, che vengono fatte riempire agli insegnanti, in una sorta di ‘progettificio’ che ben poco ha a che fare con la professionalità docente.

La Uil Scuola ritiene che, per una buona scuola, è essenziale che l’insegnante lavori come un professionista e sia libero di dedicare il suo tempo allo studio, alla ricerca, al rapporto con i colleghi, gli studenti e le famiglie.

Per trattare l’insegnante da professionista occorrono cose concrete:
· Adeguare le retribuzioni
· Defiscalizzare le spese legate all’esercizio della professione
(libri, computer, aggiornamento, fotocopie…)
· Creare una ‘card’ gratuita per accedere a musei, pinacoteche, ect..
· Dare attuazione a quella parte di contratto che consente agli insegnanti di svolgere attività professionali nella scuola.

Anziché attardarsi a discutere di contratti separati - fa notare Di Menna - sarebbe bene darsi da fare per rinnovare il contratto di lavoro della scuola che è scaduto da mesi.
Perché il governo non emana l’atto di indirizzo per dare avvio alla trattativa per il rinnovo?
Le ipotesi sui contratti separati rischiano di essere un ‘alibi’ per non rinnovare il contratto già scaduto e non affrontare la questione della professionalità docente.

Non si prenda la strada sbagliata, il ministro Moratti dia attuazione all’accordo del 5 febbraio che - puntualizza Di Menna - non ha ancora avuto seguito. Si proceda all’emanazione dell’atto di indirizzo, alla definizione del piano pluriennale e all’avvio delle trattative per il nuovo contratto.

Roma, 26 marzo 2002


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Date: 26 Mar, 2002 on 19:15
UIL: Comunicato Stampa 26 marzo 2002
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