A sostegno dello sciopero di tutto il personale della scuola proclamato per il 15 febbraio la GILDA DEGLI INSEGNANTI organizza due grandi manifestazioni: a Bologna, in piazza Nettuno e a Bari in piazza Prefettura, entrambe alle 10.00.

Scelta simbolica per rimarcare i rischi di balcanizzazione del sistema scuola nazionale, in ragione dei processi di devoluzione alle regioni dell'istruzione professionale, una devoluzione che, se non governata, getterà nel caos l'istruzione professionale statale condannandola definitivamente ad un ruolo minore e ad una inaccettabile diversificazione dell'offerta di formazione tra nord e sud.
Su questo fronte, quello degli insegnanti italiani è un avvertimento inequivocabile: opposizione netta alle spinte centrifughe degli egoismi politici regionali, siano essi "ideologici", siano essi a "federalismo spinto".

Ma gli obiettivi dello sciopero del 15 restano anche altri, in particolare quelli che furono alla base dello sciopero del 12 novembre e che non hanno trovato soluzioni accettabili:
1. Assenza di risorse per il contratto degli insegnanti scaduto a dicembre;
2. Necessità non più procrastinabile di istituire aree contrattuali separate per docenti e non docenti;
3. Blocco dei tagli agli organici stabiliti nella finanziaria che comporteranno una gestione caotica delle cattedre sul territorio nazionale e lasceranno senza lavoro migliaia di precari storici;
4 Inaccettabili modifiche all'esame di stato.

A ciò si aggiunga Ia Riforma degli Organi Collegiali con l'incredibile proposta della maggioranza di trasformare I dirigenti scolastici in "commissari ad acta" nelle scuole delI'autonomia, affidando loro Ia presidenza del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Amministrazione, in assoluto disprezzo del principio generale di divisione dei poteri e delle competenze, tanto più necessari in scuole che cominciano ad avere bilanci miliardari.

La Gilda degli insegnanti manterrà Ia stato di mobilitazione generale del personale docente e a breve saranno definite ulteriori forme di lotta se non si coglieranno segnali visibili di inversione di rotta in materia di scelte di politica scolastica a di valorizzazione degli insegnanti.

ROMA, 13 febbraio 2002

Il Coordinatore Nazionale
Alessandro Ameli