Di Menna (Uil Scuola): "Un accordo importante che rilancia la concertazione,
conferma la specificità della scuola e dà certezze per il rinnovo del contratto"

La forte mobilitazione dei lavoratori e l’azione unitaria del sindacato hanno permesso di giungere a un accordo importante - commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, all’indomani della sigla dell’accordo sul pubblico impiego.

Assumiamo positivamente gli impegni contenuti nell’accordo - continua Di Menna - che conferma il rispetto degli accordi del luglio 1993 riguardo alla politica dei redditi e la prevalenza della contrattazione rispetto alle disposizioni di legge.

L’accordo pone le condizioni - spiega Di Menna - per il recupero del potere di acquisto degli stipendi. In particolare, il Governo ha riconosciuto il 5,56 %, a fronte di una richiesta sindacale del 6%, riferito all’inflazione programmata per il biennio 2002 - 2003 e al recupero del differenziale tra l’inflazione reale e quella programmata.
In aggiunta alla cifra media pro-capite per i rinnovi contrattuali, ci sono anche le risorse previste nelle Finanziarie per il 2002 e 2003 destinate a valorizzare le professionalità specifiche della scuola (docenti e Ata).

Viene ribadito - sottolinea il segretario generale della Uil Scuola - il ruolo importante del sindacato, per tutti gli aspetti che riguardano il personale e il processo di riforma, con la conferma dell’istituzione di un "tavolo" permanente con il governo, tramite il ministro dell’Istruzione per concertare la politica degli organici (sia del personale docente che Ata), il piano pluriennale di investimenti e tutti gli aspetti di applicazione della riforma che hanno ricadute sul personale.

L’accordo - conclude Di Menna - rappresenta la condizione di partenza per definire un buon contratto.

Roma, 5 febbraio 2002