IL SINDACATO SCUOLA COSSMA DENUNCIA LA SUPERFICIALITA’, L’INCOERENZA E L’INSIPIENZA CON LA QUALE, SULLA PELLE DEI BAMBINI, CI SI APPRESTA A VARARE UNA RIFORMA CHE AVRA’ COME CONSEGUENZA LA DESTABILIZZAZIONE DI ORDINI SCOLASTICI LA CUI VALIDITA’ E’ UNANIMAMENTE RICONOSCIUTA ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE.
LA PROSPETTATA SCOLARIZZAZIONE ANTICIPATA ALLA SCUOLA MATERNA E ALLA SCUOLA ELEMENTARE NON NASCE DA ESIGENZE DI RIFORMA PROPRIE O DALLE ESIGENZE DEI BAMBINI, MA DAL VOLER COMUNQUE E IN OGNI MODO CONSEGUIRE IL RISULTATO DELLA RIDUZIONE DI UN ANNO SULL’INTERO CORSO DI STUDI CHE, OSTACOLATO E AVVERSATO PRIMA NELLA SCUOLA MEDIA, POI NELLA SECONDARIA, VIENE RIVOLTO INOPPORTUNAMENTE ALLA FASCIA DI SCOLARITA’ PIU’ INDIFESA. CON UN COLPO DI SPUGNA SI CANCELLA UN DIBATTITO DURATO DECENNI, CHE AVEVA PORTATO AD ESCLUDERE L’ANTICIPO NON ESISTENDO PRESUPPOSTI PSICO-PEDAGOGICI CERTI CHE LO GIUSTIFICASSERO. OGGI, QUESTO ANTICIPO, VIENE PRETESTUOSAMENTE RIPROPOSTO ‘PER MOTIVI ESTRANEI ALLA PEDAGOGIA SENZA DIMOSTRARE CHE ESISTONO RAGIONI VALIDE O VINCOLI INELUDIBILI CHE IMPONGANO UN’USCITA ANTICIPATA DAL SISTEMA SCOLASTICO.
L’ANTICIPO PROSPETTATO CONTRADDICE ANCHE LE RACCOMANDAZIONI RIVOLTE DAL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, LETIZIA MORATTI, ALLA COMMISSIONE INCARICATA DI PROGETTARE LA RIFORMA.
PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA IL MINISTRO AVEVA RACCOMANDATO DI “VALORIZZARE ULTERIORMENTE IL RUOLO E LA FUNZIONE” E CIO’ ANCHE ALLO SCOPO DI NON LASCIARE “MINORI” SUL PIANO DELLA FORMAZIONE INIZIALE E DELLA SUCCESSIVA CARRIERA I DOCENTI CHE INSEGNANO IN QUESTO GRADO DI SCUOLA.
CON L’INGRESSO ANTICIPATO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA, OLTRE AD UNA FORZATURA DEI RITMI DI CRESCITA DEI BAMBINI, SI APRIREBBE UNA DERIVA ASSISTENZIALISTICA VERSO LA QUALE QUESTA SCUOLA VERREBBE TRASCINATA, SCARDINANDOLA DA UN SISTEMA SCOLASTICO NEL QUALE SI DICE DI VOLERLA A PIENO TITOLO INSERIRE.
PER LA SCUOLA ELEMENTARE UN ANALOGO ANTICIPO PRODURRA’ FATALMENTE LA DIVISIONE DEGLI SCOLARI PER FASCE D’ETA’ VANIFICANDO I PRESUPPOSTI VANTAGGI DELL’INIZIATIVA.
LA SCUOLA ELEMENTARE DOVREBBE, IN TAL MODO, INTRODURRE FASI LUDICHE PER ADEGUARE I RITMI DI APPRENDIMENTO DI ALUNNI INFERIORI AI SEI ANNI.
IL CO.SS.MA. RESPINGE CON DETERMINAZIONE UNA RIFORMA CHE AVRA’ EFFETTI NEGATIVI E DELETERI SULLA QUALITA’ DELLA SCUOLA E INTRODURRA’ SURRETTIZIAMENTE CAMBIAMENTI DEL RUOLO E DELLA FUNZIONE DEGLI INSEGNANTI.

IL CO.SS.MA. PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE DELLA CATEGORIA. INVITA TUTTI I DOCENTI A MOBILITARSI, INDICENDO ASSEMBLEE NELLE SCUOLE RIVOLTE ANCHE AI GENITORI, PER SPIEGARE LORO I RISCHI DI UNA SCOLARIZZAZIONE ANTICIPATA.

IL CO.SS.MA. ESPIRIRA’ TUTTI I TENTATIVI POSSIBILI PER BLOCCARE LA RIFORMA ED IN CASO DI ESITO NEGATIVO INDIRA’ FORME DI LOTTA NON ESCLUSO LO SCIOPERO.

Marilena Cavallari
Presidente Nazionale