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ANP: Comunicato 11 gennaio 2002
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1. ANP: Comunicato 11 gennaio 2002
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RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI
presentata la bozza del Ministro

Si è svolto ieri pomeriggio un incontro fra il Ministro Moratti e le organizzazioni sindacali della scuola, nel corso del quale è stata presentata una bozza di disegno di legge modificativo della legge 30/2000. Il testo della proposta è stato diffusamente illustrato dal Sottosegretario, on. Aprea, che ha sottolineato come essa voglia ricondurre a sistema una serie di interventi normativi degli ultimi due anni in materia di scuola, tenendo conto anche del dibattito che ha accompagnato il Documento Bertagna e delle indicazioni emerse in occasione dei recenti Stati Generali dell'Istruzione.
La bozza è provvisoria e la sua redazione contiene indicazioni di massima non ancora pienamente definite. E' evidente comunque una marcata presa di distanze rispetto all'impostazione complessiva ed a molti dei contenuti del Documento Bertagna. Le novità più evidenti sono:

la possibilità di anticipare l'iscrizione alla scuola dell'infanzia. La misura di questo anticipo non era precisata nel testo, ma l'on. Aprea ha ipotizzato che possa oscillare fra tre e sei mesi. Sarebbe quindi possibile iniziare questo percorso a due anni e mezzo; ed in conseguenza, anche l'iscrizione alla scuola primaria potrebbe avvenire a cinque anni e mezzo e quella al ciclo superiore a tredici anni e mezzo;

la durata del ciclo secondario liceale, ripristinata a cinque anni, mentre potrebbe rimanere di quattro per il canale della formazione professionale. Chi proviene da quest'ultima, nel caso volesse iscriversi all'Università o alla Formazione superiore dovrebbe però frequentare un quinto anno integrativo e sostenere un esame di Stato;

l'indeterminatezza circa le articolazioni e le caratteristiche del canale dell'istruzione e della formazione professionale, per una dichiarata intenzione di rispettare le competenze costituzionali delle Regioni;

la possibilità, per gli studenti del secondo ciclo, a partire dai quindici anni, di svolgere le attività formative in alternanza scuola-lavoro, con certificazione e spendibilità dei crediti acquisiti.

Il Ministro Moratti ha tenuto a precisare che la bozza presentata è aperta alle osservazioni ed ai contributi di tutti i soggetti qualificati e si è anche impegnato ad aprire un tavolo tecnico di consultazione con i sindacati durante l'iter di approvazione del provvedimento. Ha però sottolineato che gli ulteriori confronti saranno possibili dopo che il Consiglio dei Ministri avrà licenziato un testo che impegni la volontà politica del Governo nel suo insieme. Fino a quel momento, ogni ulteriore confronto avverrebbe su testi provvisori e non potrebbe quindi produrre reali passi in avanti.
L'Anp si riserva di formulare nelle prossime settimane le proprie osservazioni e proposte nel merito; per il momento ritiene di dover comunque esprimere qualche preoccupazione di fondo:

è singolare che, dopo i generali apprezzamenti riscossi dalla scuola dell'infanzia sia in sede tecnica che politica, proprio questo segmento del sistema sia chiamato a fare le spese del ridisegno dell'architettura complessiva. Tre o sei mesi di anticipo possono non fare una grande differenza a diciotto anni, ma non sono indifferenti a tre anni;

la scelta dell'indirizzo di studi superiore, che - non dimentichiamolo - avviene a gennaio della terza media, potrebbe di fatto risultare anticipata fino ai dodici anni e mezzo di età; ciò che va contro gli orientamenti molte volte espressi negli anni scorsi, ma che comunque dovrebbe coerentemente trovare il suo posto in una architettura di sistema completamente diversa (per esempio, in un modello sei + sei);

il ripristino del liceo a cinque anni obbligatori. Sembrerebbe più opportuno che gli esami di Stato fossero mantenuti al diciottesimo anno di età (non era, questo, un vincolo europeo intangibile fino ad un mese fa?), destinando, se mai, il quinto anno ad un approfondimento mirato delle conoscenze e competenze che costituiscono prerequisito dei diversi percorsi di istruzione universitaria o di formazione superiore;

l'onda anomala, che la legge 30 determinava a livello del primo anno delle superiori, verrebbe anticipata al primo anno della primaria, e quindi amplificata nei suoi effetti, anche se parzialmente ridotta dalla facoltatività nell'iscrizione a cinque anni e mezzo.

Va comunque apprezzata, sul piano del metodo, la disponibilità manifestata a tener conto degli ulteriori contributi di idee e di proposte che potranno emergere dal tavolo tecnico e dalle altre sedi di confronto. Positivo anche che sia stata dichiarata conclusa la fase delle discussioni su semplici elaborazioni teoriche per passare alle proposte operative sulle quali il Governo impegna la propria responsabilità complessiva.
In quest'ottica, l'Anp conferma la propria disponibilità ad esaminare senza pregiudizi il testo del Governo non appena sarà stato reso noto e si riserva di avanzare in quel momento le proprie eventuali proposte e considerazioni.


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Date: 13 Jan, 2002 on 01:54
ANP: Comunicato 11 gennaio 2002
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