PISTOIA — Un no fermo e convinto, argomentato con una lunga lettera e accompagnato da quarantacinque firme. Sono quelle dei genitori degli alunni delle prime classi della scuola elementare "C. Collodi", che esprimono il proprio dissenso all'entrata in vigore della riforma Moratti, che prevede l'abolizione del tempo pieno. «Quello che emerge è che, senza richiedere il parere ai diretti interessati (docenti e genitori) — si legge nella lettera — e senza neppure dare notizia alcuna in merito ai nuovi modelli di scuola dell'infanzia ed elementare, si sta tentando da parte del Governo di dare l'avvio a questa riforma in assoluta mancanza di un quadro legislativo definito e senza peraltro che vi siano ancora i risultati della "sperimentazione della legge Moratti". L'introduzione della figura del 'tutor' (che diventa figura unica "dominante") — continuano i genitori — e l'istituzione di figure ad essa subalterne (gli insegnanti dei laboratori) crea una gerarchia dei ruoli, che lede non solo la dignità dei docenti, ma rischia di gettare nel nulla quell'esperienza di insegnamento ormai consolidata fondata sulla collaborazione, la condivisione e la cooperazione degli insegnanti. La possibile attuazione della riforma coinvolgerebbe anche le attuali prime, con tutte le conseguenze già dette, anche in considerazione dell'eccessiva fretta di cambiamento e dell'impossibilità di organizzare compiutamente il nostro sistema educativo qualora pervenisse alla sua introduzione fin dal settembre prossimo. Per questo — concludono i genitori — vogliamo esprimere la nostra ferma opposizione alla riforma Moratti, perché il tempo pieno continui ad esistere».