Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa (Archivio 2)
author message
Il contratto degli statali dopo le elezioni
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. Il contratto degli statali dopo le elezioni
Reply to this topic with quote Modify your message
da Corriere.it

«Il contratto degli statali dopo le elezioni»

La linea del governo illustrata il consigliere economico di Palazzo Chigi, Renato Brunetta.
La Lega si allinea: bene 95 euro

MILANO - Chiudere dopo le elezioni il contratto degli statali e «aprire contemporaneamente il processo di riforma degli assetti contrattuali. Ciò vale sia nel settore pubblico che nel privato». A illustrare la linea del governo è il consigliere economico di Palazzo Chigi, Renato Brunetta, nel corso del suo intervento all'assemblea sul pubblico impiego promossa da An, Udc e Forza Italia.
Brunetta ha ricordato che oggi vige «ancora un assetto contrattuale legato all'accordo di luglio. Il sistema doveva essere sperimentale - ha aggiunto -, ma il governo di sinistra non è stato in grado di cambiare quella metodologia. È un modello contrattuale basato ancora sull'inflazione programmata quando il mondo è cambiato, c'è l'euro, l'inflazione è sotto controllo. La camicia forzata dell'inflazione programmata, pertanto, non regge più. D'Alema non riuscì a cambiare gli assetti contrattuali». Secondo Brunetta, dunque, è da sposare l'idea di legare la chiusura del contratto degli statali 2004-2005 (per il quale già sono stati stanziati 6 miliardi dal governo) a processi di riforma dei sistemi contrattuali, con l'intesa con i sindacati. A suo giudizio, dentro un processo di riforma delle relazioni industriali si potranno trovare anche risorse aggiuntive per il contratto. Brunetta ha ricordato, infine, che anche il superamento della scala mobile a suo tempo avvenne prima per il settore pubblico e poi per il privato.

CALDEROLI: SUFFICIENTI 95 EURO - «Ovviamente si tratta di un lapsus, intendevo 95 euro»: il ministro delle Riforme Roberto Calderoli ha chiarito che parlando del contratto degli statali intendeva dire che non c'è motivo di superare i 95 euro di aumento, la cifra cioè proposta dal premier Berlusconi.

Roberto Calderoli, ministro delle Riforme, continua a mantenere la linea dura e a sostenere che l’aumento retributivo degli statali non deve andare oltre gli 95 euro: «Negli ultimi 5 anni l’aumento di stipendio degli statali è stato pari al 13,1% - ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se il Carroccio intendesse ammorbidirsi e andare incontro alle richieste dei sindacati - per i privati, invece, c’è stato un aumento del 10,9%. Tanti contratti sono stati rinnovati con aumenti da 60 a 83 euro, non si vede perché si debba andare al di là degli 95 euro per gli statali».
Per Calderoli già un aumento di 95 euro rappresenta comunque «qualcosa in più rispetto a qualsiasi altra struttura del privato». Sull’argomento quindi «non vedo perché la Lega dovrebbe fare un passo indietro. Che gli alleati - ha concluso il ministro - abbiano maggiore interesse elettorale in quel settore è legittimo, ma noi della Lega dobbiamo tutelare gli interessi di tutti».

30 marzo 2005


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 31 Mar, 2005 on 08:47
Il contratto degli statali dopo le elezioni
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne