Capire la tragedia

di Paolo Pellegrini

«Chiedete ai vostri insegnanti di approfondire ciò che è accaduto». L'invito del ministro Letizia Moratti (nella foto) agli studenti e ai prof è più che eloquente. Lo spunto è terribile, angosciante: morte e distruzione, il terrore che ha copito gli Usa e il mondo. L'antidoto, studiare e approfondire la cronaca come storia, giorno dopo giorno. Con il giornale sul banco, perché no.
Un «gancio» formidabile è allora quello offerto da Quotidiano in classe, l'iniziativa lanciata già un anno fa dall'Osservatorio Giovani-Editori — promosso da Andrea Ceccherini con il movimento di Progetto Città, e sostenuto da due colossi dell'editoria, Andrea Riffeser Monti per la Poligrafici Editoriale (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Quotidiano.Net) e Cesare Romiti per la Rcs (Corriere della Sera-Gazzetta dello Sport) — e capace di coinvolgere appena nata già centomila studenti di 3.500 classi con 6.100 insegnanti in ben 1.909 Comuni d'Italia. E ora pronta per la seconda tornata, con obiettivi ancora più ambiziosi. «Abbiamo apprezzato le parole del ministro — dice Andrea Ceccherini, che dell'Osservatorio è il presidente — al punto che già da un anno siamo nelle scuole con il quotidiano, cioè il libro di testo che si cambia giorno per giorno. E puntiamo a interessare quest'anno 250mila ragazzi di oltre 6mila classi: l'offerta è un'ora di lezione alla settimana sui fatti quotidiani, quella che si può chiamare storia in progress».
Un'occasione irripetibile, insomma. «I ragazzi ai quali il ministro Moratti — prosegue Ceccherini — ha suggerito di non chiudersi in se stessi, ma di apprezzare il ritorno a scuola come momento di incontro e di dialogo, possono così seguire e interrogarsi su ciò che accade intorno, capire le dinamiche di una realtà dalla quale altrimenti rischierebbero di essere emarginati».
Venti copie di giornali per un'ora alla settimana in ogni classe. La possibilità di incontrare, di vedersi piombare in aula i grandi inviati reduci proprio dalla cronaca viva raccontata in diretta, dal cuore delle emozioni. Tutto questo è Quotidiano in classe, tutto questo e anche di più se le scuole e le classi che aderiscono rispetteranno le tre condizioni: appunto, un'ora alla settimana di educazioni civica in diretta con il giornale; la formazione dei formatori, degli insegnanti, ai quali l'Osservatorio consegnerà un copia del testo edito da La Nuova Italia e messo a punto con università e centri di ricerca pubblici e privati; la riconsegna di questionari compilati dai ragazzi, e centrati appunto sui fatti della cronaca visti con le lenti degli studenti.
L'iniziativa è già decollata, e anche se il termine per le iscrizioni scade il 30 settembre sono già molte le domande piovute sui tavoli dell'Osservatorio. Le scuole e le classi interessate, comunque, possono chiamare direttamente il centralino dell'Osservatorio, allo 055-411918, oppure inviare un fax allo 055-4222334. Ma in tempi di comunicazione telematica, un mezzo rapido può essere anche la posta elettronica, all'indirizzo di e-mail: segreteria@osservatorioonline.it.