Bimbi italiani re dei videogame ultimi in Europa per la lettura

Un'indagine firmata McCannErickson. I piccoli adorano il piccolo schermo, molto più dei libri

ROMA - Sono tra i primi nel consumo di televisione, in testa nella passione per i videogiochi, ultimi nell'interesse per i libri. Sono i bambini italiani, un esercito di tenaci telespettatori, di esperti di playstation ma decisamente distratti di fronte alla pagina scritta, disinteressati e poco inclini alla lettura.
La mutazione dell'infanzia è già avvenuta ed è inutile lanciare allarmi, la prevalenza delle immagini, degli stimoli polisensoriali sulla parola scritta è un dato di fatto da cui bisogna partire per qualsiasi analisi della vita e delle scelte dei più piccoli.
Questo ci dice l'indagine della McCannErickson che fornisce dati sui bambini europei e su come passano il tempo libero. Oggetto della ricerca i piccoli italiani, francesi, spagnoli, inglesi e tedeschi, scelti tra i 4 e i 14 anni, con eccezione dell'indagine sul computer la cui rilevazione è stata fatta su una fascia compresa tra i 2 e gli 11 anni. Lo studio è stato condotto su un campione di mille bambini per ogni paese analizzato.
Bambini italiani, amanti della tivù, con ben 2 ore e 35 minuti passati davanti al piccolo schermo, secondi solo agli inglesi che trascorrono davanti alla televisione 4 ore. Se ai piccoli britannici spetta il record del consumo televisivo ai bambini tedeschi va il primato dello scarso interesse a programmi e cartoon con solo un'ora e 41 minuti di consumo giornaliero. I bambini francesi stanno invece davanti al piccolo schermo 2 ore, di più gli spagnoli con 2 ore e 41 minuti.
Piccoli italiani, un popolo di videogiocatori. I nostri bambini trascorrono infatti 2 ore e 30 minuti al giorno tra computer, consolle e sale giochi. Solo i tedeschi ci battono in questa speciale classifica con 2 ore e 50. Gli spagnoli invece dedicano un'ora al giorno ai videogiochi, gli inglesi sono i più tecnologici e primeggiano nell'uso del computer, circa 3 ore, del resto sono stati tra i primi a collegarsi a Internet. Solo i bambini tedeschi sono alla pari con loro nell'utilizzo del pc staccando di molto francesi (2 ore), italiani (1 e 46) e spagnoli (1 ora).
Ludici più che tecnologici, ma soprattutto pigri di fronte alla fatica della lettura. I giovani italiani sono gli ultimi in classifica nel consumo di libri, molto più svogliati rispetto ai coetanei europei. Sono appena 1.469.000 quelli che comprano o leggono almeno un libro l'anno, esclusi i testi scolastici, un dato che però non si discosta dalla tendenza degli adulti, è nota la scarsa propensione degli italiani alla lettura, da sempre ultimi nelle medie europee. Migliori lettori inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli che si dedicano con più interesse sia a favole che a best seller per ragazzi.
Quanto ai cd occorre tener presente che i bambini hanno scarso potere d'acquisto, comunque dalla ricerca emerge che difficilmente un bambino ascolta interamente un album, preferisce piuttosto concentrarsi sul brano di moda in quel momento, l'ultimo "tormentone" della hit.